“GIOVANNA DE NOBILI”, PRESENTATA A SOVERATO LA TESI DI ANNALAURA ROTELLA
Iniziativa dell’Università della Terza Età e del Tempo Libero
di REDAZIONE
SOVERATO (CZ) – 26 APRILE 2022 – Il 12 gennaio 2018 l’Università della Terza Età e del Tempo Libero “Magno Aurelio Cassiodoro” di Soverato, in riapertura delle attività dopo le festività natalizie, aveva dedicato l’incontro dei Venerdì Culturali alla poetessa Giovanna De Nobili, autrice catanzarese sconosciuta, riportata agli onori della cronaca dalla professoressa Maria Rosaria Pedullà che nel 2013, in occasione dei festeggiamenti per il centocinquantesimo anniversario della nascita dell’Istituto Magistrale “G. De Nobili”, presso il quale era docente, aveva iniziato un lavoro di ricerca delle fonti che trattassero l’opera della scrittrice, venendo a conoscenza di un manoscritto depositato presso la Biblioteca Filippo De Nobili di Catanzaro.
Manoscritto più volte consultato dalla Pedullà e dal quale la stessa ha tratto le notizie atte a ricostruire una attendibile biografia della poetessa, basata su effettivi dati storici, tuttora consultabile in rete. Qualche anno dopo, la dottoressa Annalaura Rotella ha ripreso in Biblioteca il manoscritto miscellaneo per redarre la sua tesi di laurea in Letteratura e Filologia Moderna e Contemporanea, su “Giovanna De Nobili (1776-1847): una letterata nella Calabria del XIX secolo”, presso l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, e facendone oggetto di un bel testo letterario, edito dalla casa editrice “La rondine” di Catanzaro, che è stato presentato ieri, nell’ambito degli incontri dei Venerdì Culturali dell’Università, presso la sala Consiliare “B. Manti” del Comune di Soverato.
Presenti all’incontro, oltre all’autrice, la presidente dell’Università, professoressa Sina Montebello, la professoressa Pedullà e il dott. Giancluca Lucia de La Rondine Edizioni di Catanzaro.
Dopo un breve saluto della presidente, la professoressa Pedullà ha riferito in sintesi come ha incontrato la dottoressa Rotella alla quale ha offerto l’ausilio e il supporto del materiale ancora in suo possesso dopo la ricerca e dal quale la Rotella ha tratto spunto per proseguire verso un encomiabile ed approfondito lavoro di indagine che l’ha portata, oltre che a Catanzaro, anche a Napoli e a Roma.
L’opera della Rotella ha perfezionato la conoscenza della poetessa in quanto, attraverso la lettura approfondita delle opere presenti nel manoscritto, dai testi poetici a quelli in prosa, al ricco epistolario e ai biglietti a lei dedicati in occasione della sua morte, la dottoressa ha potuto tracciare un ritratto piuttosto autentico della personalità forte, indipendente e impegnata della De Nobili, oltre che a delinearla come donna di grande cultura e umanità.
La dottoressa Rotella ha esposto in modo chiaro il lavoro svolto; ha riferito le difficoltà incontrate nel reperire il materiale letterario in quanto le opere ritrovate risultano a volte frammentarie e sparse.
La poetessa faceva parte di numerose Accademie Letterarie, alcune oramai inesistenti ed altre, come le Accademie degli Affaticati di Tropea e la Florimontana di Vibo non hanno fornito dati certi. Sappiamo con sicurezza , invece, che la De Nobili faceva parte dell’Arcadia di Roma, con lo pseudonimo di Arminda Lesbiense,, come risulta dai cataloghi dell’Accademia a Roma e dal biglietto di condoglianze espresse alla famiglia nel 1847.
Particolare interesse e oggetto di discussione ha suscitato la narrazione della trama della novella “L’orfana della Fiumarella” che nel manoscritto risulta per intero e la cui pubblicazione è avvenuta a Catanzaro, senza peraltro ritrovarne l’originale in stampa.
Al termine dell’incontro l’editore Lucia ha manifestato l’intenzione di portare alla Fiera del libro di Torino l’opera della Rotella, auspicando che l’autrice possa continuare a mettere in luce ulteriori aspetti letterari della poetessa, le cui opere sono meritevoli di uno studio più approfondito anche perchè la letterata calabrese è vissuta a cavallo tra i due secoli che hanno visto la nascente unità d’Italia, un capitolo di storia patria pressoché ignoto.
Il testo di Annalaura Rotella merita, dunque, più di una lettura per la scorrevolezza con cui tratta gli argomenti e per la ricchezza di brani riportati.