4 Dicembre 2016
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GIRIFALCO (CZ) – COMUNE E MINISTERO GIUSTIZIA INSIEME PER I CONDANNATI
Stipulata convenzione per utilizzarli, assieme a sottoposti a procedimenti penali, allo svolgimento lavori pubblica utilità
di REDAZIONE
GIRIFALCO (CZ) – 4 DICEMBRE 2016 – Sono state siglate, lo scorso 24 novembre, le convenzioni tra il Comune di Girifalco e il Ministero della Giustizia per l’utilizzazione di soggetti sottoposti a procedimenti giudiziari e condannati allo svolgimento di lavori di pubblica utilità.
Le convenzioni che prevedono ciascuna un numero massimo di 4 unità lavorative, firmate alla presenza del presidente del Tribunale, Domenico Ielasi, del vicesindaco Maurizio Siniscalco e del consigliere Concetta Piccione nascono a seguito di una deliberazione di giunta comunale del 23 giugno avente ad oggetto la convenzione per lo svolgimento del Lavoro di Pubblica Utilità ai sensi degli artt. 186 bis c.p., art. 464 bis c.p.p. e art. 2 comma 1 del decreto ministeriale 8 giugno 2015, 88 del Ministro della Giustizia.
Le convenzioni prevedono una la messa in prova e l’altra lavori di pubblica utilità. Nel primo caso è prevista la messa in prova degli imputati maggiori di età da impegnare in una prestazione non retribuita in favore della collettività di durata non inferiore a dieci giorni affidata tenendo conto anche delle specifiche professionalità ed attitudini lavorative dell’imputato.
Nel secondo caso si consente, invece, che quattro condannati alla pena del lavoro di pubblica utilità prestino la loro attività non retribuita in favore della collettività. L’attività non retribuita sarà svolta in conformità con quanto disposto dalla sentenza di condanna nella quale il giudice indica il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità. Durante lo svolgimento di quest’attività, l’ente si impegna ad assicurare il rispetto delle norme e la predisposizione delle misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e morale dei condannati, curando altresì che l’attività prestata sia conforme a quanto previsto dalla convenzione.
Soddisfatta della procedura avviata si è detto il consigliere comunale, Concetta Piccione che, degli atti, ha seguito l’evoluzione: “Chiunque può commettere degli sbagli ma è importante non fare in modo che questi diventino un pretesto per fermare, irrimediabilmente, la vita della persona stessa. Ovviamente senza supporto adeguato il rischio diventa reale ed è per questo motivo che dare a tutti un’opportunità (così come indicato dalle leggi) diventa un modo per partire e ripartire; se poi farlo comporta benefici anche per l’intera comunità, non esistono motivi per impedire che ciò avvenga anzi, al contrario, molte ragioni per sostenerne la fattibilità. Con le convenzioni stipulate tra il Comune di Girifalco e il Tribunale vogliamo anche trasmettere un messaggio chiaro che, lungi dall’essere considerato buonista o troppo ottimista, ha una connotazione reale, poiché una società per definirsi civile deve collaborare verso una costruzione di cooperatività”.
“I lavori di pubblica utilità, condizione necessaria per la messa alla prova – ha concluso il consigliere – sono un’occasione per le persone sottoposte ad un procedimento penale di risolvere positivamente una pendenza e permette di creare rapporti positivi con la società; d’altra parte, si innesca un sistema funzionale ed efficiente con la comunità che se ne avvantaggia sia a livello economico che sociale”.