GIUSTIZIA, LA REGIONE CALABRIA PRESENTA I 25 UFFICI DI PROSSIMITÀ
Occhiuto e Princi: “Dare più servizi significa costruire una regione migliore”
di REDAZIONE
CATANZARO – 8 FEBBRAIO 2022 – “L’obiettivo di questo importante progetto è dare ai calabresi un servizio migliore rispetto al mondo della giustizia.
La civiltà di una Regione si giudica dal livello di qualità dei servizi che la pubblica amministrazione riesce a fornire ai cittadini, e il mio governo è impegnato fortemente per aumentare questa qualità dei servizi in più ambiti.
Vorrei costruire una Regione più civile, e mi piace che oggi ci sia questa solidarietà interistituzionale, tra Ministero, Regione, Comuni e Tribunali, per raggiungere questo obiettivo di miglioramento dei servizi, anche nel campo della giustizia”.
Lo ha detto il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, nel corso della presentazione dei 25 Uffici di prossimità giudiziaria (UdP), promossi dal Ministero della Giustizia a valere sull’Asse I FSE del PON Governance e Capacità istituzionale 2014/2020, per un investimento pari a 1.653.334 €.Obiettivo: costruire una rete di Uffici sul territorio che fornisca un rapido servizio-giustizia vicino ai cittadini, in particolare alle fasce più fragili della popolazione.
Equamente distribuiti sul territorio, i Comuni interessati sono: Crosia, Cirò Marina, Mileto, Oriolo, San Giovanni in Fiore, Santa Severina e Strongoli (comuni capo fila); a seguire: Acri, Belvedere Marittimo, Cariati, Cassano Jonio, Cetraro, Chiaravalle Centrale, Corigliano-Rossano, Maida, Oppido Mamertina, Paterno Calabro, Praia a Mare, Rocca Imperiale, San Marco Argentano, San Sosti, Santa Sofia D’Epiro, Scalea, Verbicaro, Villa San Giovanni.
I tribunali coinvolti sono: Castrovillari, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Lamezia, Palmi, Paola, Reggio Calabria, Vibo Valentia.
L’accordo prevede che il Comune metta a disposizione l’immobile e le risorse umane, mentre la Regione assicurerà l’allestimento degli uffici, gli arredi, i beni mobili e strumentali, la formazione degli operatori dei Comuni addetti agli UdP e le infrastrutture informatiche per il corretto funzionamento dei nuovi software. I tribunali saranno costante punto di riferimento e puntuale fulcro di risposte.
Si tratta di un progetto ambizioso, che trova la sua massima chiave di lettura e di successo proprio nella stretta collaborazione interistituzionale, la stessa su cui ha fortemente investito il Vicepresidente con delega alla Formazione, Giusi Princi: “Il sistema giustizia ha svelato negli anni quanto oggettivamente penalizzati siano i luoghi più interni della Regione, così come le fasce più deboli. È in questo contesto che matura la necessità di rafforzare il contatto tra cittadini e giustizia. E noi, come principale Istituzione del territorio, dobbiamo essere in grado di fronteggiare i vuoti esistenti e di rafforzare il sistema, rendendolo più a misura di cittadino.”
Gli Uffici di Prossimità, infatti, permetteranno di delocalizzare il lavoro dei tribunali offrendo un servizio-giustizia più vicino al cittadino, che non dovrà più recarsi presso i tribunali, ma in loco riceverà un servizio di assistenza e accompagnamento per tutto ciò che concerne la volontaria giurisdizione.
“Fondamentale è stata tutta la macchina organizzativa – ha aggiunto Giusi Princi – in particolare il Dipartimento Programmazione Unitaria ed il Settore 2 Capacità Istituzionale, nelle persone del Direttore generale Maurizio Nicolai e del Dirigente Ersilia Amatruda”.
“Devo ringraziare il vicepresidente Princi – ha concluso il Presidente Occhiuto – che ha dato impulso a questa iniziativa, già conseguita in molte regioni italiane e che forse merita ancor di più di essere realizzata in Calabria, soprattutto dopo la riorganizzazione dei distretti giudiziari che ha portato a una forte riduzione dei Tribunali presenti.
Attualmente abbiamo problemi di carenze di organico e infrastrutturali importanti, per cui costruire una rete di uffici giudiziari di prossimità darà realmente ai cittadini una giustizia più vicina alle loro esigenze, quei servizi imprescindibili, ovunque”.