“GRISU’, GIUSEPPE E MARIA”, RIFLESSIONI E RISATE AL TEATRO COMUNALE DI SOVERATO
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L’applauso del pubblico continua premiare le compagnie che calcano il palcoscenico della Perla dello Ionio; le serate a teatro non smettono di essere degli happening entusiasmanti, capaci di coagulare, intorno ad un importante progetto culturale, l’intero comprensorio soveratese
di REDAZIONE
– SOVERATO (CZ) – 7 FEBBRAIO 2025 – Riflettere per poi ridere o ridere per poi riflettere? Questo è il problema!
“Grisu’, Giuseppe e Maria”, terzo appuntamento della stagione Teatrale di Soverato, si presenta come un esempio di grande comicità ambientata in un’ Italia meridionale degli anni ’50 per alcuni aspetti simile alla nostra penisola del 2025.
Splendidi Giancarlo Ratti e Francesco Procopio, accompagnati da Loredana Piedimonte, Giosiano Felago, Carmen Landolfi, con la regia di Pierluigi Iorio.
I due attori si muovono con professionale autorevolezza sui binari del testo di Giovanni Clementi, trascinando il pubblico sulle montagne russe del divertimento e del ritmo. Sullo sfondo la tragedia della miniera belga di Marcinelle e le difficoltà di una popolazione in uscita dal dramma della guerra e proiettata verso il boom economico ed il progresso.
L’infaticabile Lele Amoruso, che insieme alla Squadra dell’Ufficio Cultura del Comune di Soverato sta addirittura già lavorando alla stagione teatrale 2026, ha di nuovo centrato il bersaglio.
L’applauso del pubblico continua premiare le compagnie che calcano il palcoscenico della Perla dello Ionio; le serate a teatro non smettono di essere degli happening entusiasmanti, capaci di coagulare, intorno ad un importante progetto culturale, l’intero comprensorio soveratese.
Lino Gerace e la sua consueta introduzione all’evento, gli attori Ratti & Procopio, timonieri inesauribili di un vascello comico capace di superare ogni maroso, lo Staff del teatro pronto a soddisfare qualsiasi esigenza, una bomboniera accogliente, calda e piena in ogni ordine di posti : se questo è il Teatro… W il Teatro.
E alla domanda iniziale la risposta da dare è semplice : la migliore comicità nasce proprio dall’osservazione degli accadimenti della Vita e si distingue in quanto capace di sdrammatizzare, esorcizzare gli eventi e far sorridere.