“IL BORGO E LA MEMORIA”, ECCO IL PROGETTO PER IL RECUPERO DEL CENTRO STORICO DI CENADI
Obiettivo è la rivitalizzazione mediante le opportunità o finanziamenti pubblici e in particolare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
di Franco POLITO
CENADI (CZ) – 14 APRILE 2022 – Il Comune di Cenadi – sindaco Francesco Casalinuovo – ha un centro storico risalente agli anni 30, per il quale l’Amministrazione ha già dato avvio al riordino ed alla valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente, mediante censimento degli immobili fatiscenti.
Dalle risultanze del censimento, è emersa l’esistenza di numerosi edifici che versano in condizioni di abbandono e fatiscenza.
Peraltro, come tutti i centri storici dei piccoli paesi, anche quello di Cenadi ha su l’abbandono all’incuria di molte abitazioni.
L’Amministrazione Comunale intende porre in atto una serie di interventi di recupero e rivitalizzazione del centro storico, tenuto conto delle opportunità o finanziamenti pubblici e in particolare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
E’ nata così l’iniziativa progettuale, denominata “Il Borgo e la Memoria interventi ed azioni per il recup paese, mediante una riqualificazione del tessuto urbanistico edilizio in grado di favorire l’insediamento abitativo di famiglie, di attività turistico ricettive, di negozi o botteghe e laboratori artigianali (tessitura, sartoria, produzioni agroalimentare, ecc.), studi professionali, agenzie per il lavoro e ogni altra finalità utili allo scopo.
Gli obiettivi che il Comune intende perseguire sono: recupero e riqualificazione urbanistico del quale è possibile annoverare anche aspetti di bellezza architettonica pubblica (si pensi alle arcate centenarie d’ingresso di abitazioni di alcune case e palazzi signorili); razionalizzazione e velocizzazione delle procedure di recupero, consolidamento e risanamento, contemporaneamente ad altri interventi pubblici complementari di riqualificazione urbana su strutture, strade ed aree del centro storico; eliminazione dei possibili rischi per la pubblica incolumità derivanti dal pericolo di crollo di alcune abitazioni fatiscenti, anche mediante demolizione recuperabili o di scarso interesse, che si dimostrino invece utili al recupero di spazi da destinare a verde pubblico attrezzato o ad altre aree di pubblica utilità.
E ancora: rivitalizzazione della parte storica del paese restituendola alla sua funzione di centro propulsivo di vita, di cultura ed attività, favorendo l’insediamento abitativo di famiglie (in primis giovani coppie o famiglie disagiate), di attività turistico eventualmente anche attraverso il coinvolgimento dei privati, i costi di recupero, di risanamento, restauro, riqualificazione urbana e messa in sicurezza degli immobili interessati e riducendo nel contempo la cementificazione del territorio; concorrere alla crescita socio-economica del paese, attraverso il recupero di un tessuto storico, architettonico e urbanistico di vitale importanza; concorrere all’attuazione dell’integrazione socioculturale, da conseguire attraverso l’estensione dell’offerta abitativa e turistico-ricettiva, anche a soggetti non residenti.