IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA IL BILANCIO A PALERMITI, L’OPPOSIZIONE:«SOLO PROPAGANDA»
Palermiti, veduta dall'alto
Il capogruppo Roberto Giorla, intervenendo nel dibattito, ha affermato che le tariffe e le aliquote individuate dall’ente certificano l’aumento della spesa per la Tari del 30% a carico dei cittadini
di Salvatore TAVERNITI – Gazzetta del Sud 30 marzo 2024
– PALERMITI (CZ) – 4 APRILE 2024 – «Ancora solo propaganda».
È il commento del gruppo di opposizione “Palermiti Futura” dopo la seduta del Consiglio comunale palermitese nel corso del quale è stato approvato il bilancio di previsione 2024-2026.
I voti favorevoli sono stati sei, tutti della maggioranza che registrava l’assenza di due consiglieri, mentre il gruppo di opposizione rappresentato dal solo capogruppo Roberto Giorla aveva espresso voto contrario.
Come reso noto dallo stesso capogruppo, gli altri due consiglieri di minoranza erano assenti per impegni di lavoro.
Giorla, intervenendo nel dibattito, ha affermato che le tariffe e le aliquote individuate dall’ente certificano l’aumento della spesa per la Tari del 30% a carico dei cittadini di Palermiti a causa delle scelte dell’attuale amministrazione comunale, la quale aveva promesso il miglioramento dei servizi che a suo avviso non è avvenuto.
Ha dichiarato, inoltre, che il suo gruppo aveva preannunciato tale aumento di spesa in linea generale.
Per questo motivo ha espresso voto contrario all’approvazione del documento unico di programmazione e del bilancio di previsione.
Il consigliere comunale di maggioranza Antonio Truglia ha ribattuto che «sussistono aumenti fiscali rispetto agli altri anni e per questo vi è una crescita di spesa, i quali non sono eccessivi rispetto agli anni precedenti».
Giorla e i suoi colleghi della minoranza, Giandomenico Aloisi e Antonio Cantaffa, ora fanno sapere che «martedì 26 il Consiglio comunale ha approvato un bilancio fatto solo di propaganda e di numeri, dove i progetti sono solo sulla carta e senza nessuna copertura finanziaria (senza soldi non se ne fanno opere).
Infatti, fino ad oggi, si continuano a spendere solo i finanziamenti ottenuti da noi, come i lavori che si stanno eseguendo al campo sportivo, in via Commodaro e successivamente alla scuola media, mentre continuano a rimanere fermi i lavori alla scuola elementare».
Il gruppo aggiunge che «il nostro “no”, come motivato in sede di votazione, è riferito alla certificazione dell’aumento della tassa sui rifiuti (Tari) , che passa dai 125mila euro all’anno a 180mila euro: ben 55mila euro di aumento che naturalmente ci ritroveremo in bolletta.
Un aumento superiore al 30%.
Di nuovi servizi, come da essi dichiarato, neanche l’ombra.
Quindi, per i cittadini, registriamo solo aumenti».