IL SINDACO SCRIVE ALL’OPPOSIZIONE, MA NON CONVOCA IL CONSIGLIO: SCONTRO POLITICO APERTO A CHIARAVALLE CENTRALE
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La minoranza attacca: “Il Tuel è chiaro, il Consiglio va convocato!”. E lo accusa di fuggire dal confronto
di REDAZIONE
– CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 8 FEBBRAIO 2025 – Il sindaco di Chiaravalle Centrale ha inviato una lettera ai consiglieri di opposizione, dichiarandosi “pronto al dialogo” con tutte le forze politiche.
Tuttavia, alla disponibilità a confrontarsi non è seguita la convocazione del Consiglio Comunale, nonostante le reiterate richieste della minoranza.
Il gesto, che potrebbe sembrare una forma di distensione, si è invece trasformato nell’ennesima scintilla che ha acceso lo scontro politico locale.
Nella sua comunicazione, il primo cittadino ha sottolineato che “alcune delle questioni sollevate” da più giorni dall’opposizione “non sono di natura politica e non rientrano nella competenza del Consiglio Comunale”, ma ha anche difeso il proprio operato, ricordando che “le decisioni amministrative vengono assunte con il supporto tecnico degli uffici comunali”.
L’opposizione, con Vito Maida, Giuseppe Antonio Rauti e Claudio Foti, non ha perso tempo nel ribattere, evidenziando le contraddizioni e accusando il sindaco di sottrarsi al confronto democratico nelle sedi opportune.
“Il TUEL è chiaro: il Consiglio va convocato su richiesta dei consiglieri, non spetta al sindaco decidere se gli argomenti siano pertinenti o meno”, attaccano i consiglieri di minoranza. “Sta violando il Testo Unico degli Enti Locali”.
Nel mirino delle critiche c’è anche la chiusura temporanea della sede dell’ufficio postale e il tema del bilancio.
“Il sindaco afferma che la questione delle Poste, che chiuderanno non si sa per quanto tempo, non ha carattere politico; eppure ha sbandierato ai quattro venti il successo dell’ammodernamento degli uffici postali come un suo risultato politico.
Delle due l’una: o mentiva prima, o mente adesso”. “In ogni caso sono delle scelte che hanno delle ricadute sulla comunità amministrata e quindi sono di competenza del Consiglio” l’accusa dell’opposizione.
“E poi, come mai, invece, ci ha convocati sul Parco Eolico?
Quella era una competenza politica-amministrativa?” rincarano la dose.
Non va meglio sulla questione del bilancio, dove il sindaco ha dichiarato di attendere chiarimenti dai dirigenti comunali.
“Sta scaricando sugli uffici mesi e mesi di ritardi, come se le responsabilità amministrative non fossero sue”, accusa la minoranza.
“Siamo alla terza richiesta di convocazione sul bilancio!
E lui va avanti senza aver colto il nostro appello alla collaborazione preventiva, per evitare problemi dopo…” l’attacco dell’opposizione.
Lo stesso schema si ripete sui danni alluvionali:
“Dopo essere andato in televisione a parlarne con straordinaria rapidità, parlando di catastrofe, ora scarica sugli uffici la rendicontazione.
Ma il Consiglio Comunale non lo convoca.
Perché?
E perché non è andato a sistemare le strade che ancora risultano oggetto di frane?”.
Il passaggio più critico riguarda proprio la mancata convocazione del Consiglio.
Il sindaco ha parlato di “dialogo con tutte le forze politiche”, ma l’opposizione lo incalza: “Evidentemente, il suo dialogo avviene con pochi e selezionati soggetti, nelle stanze chiuse, invece che nelle sedi istituzionali”.
La domanda che circola sempre più insistentemente è una sola: “Di cosa ha paura il sindaco?
Perché si trincera dietro mille e risibili scuse, anziché affrontare il confronto pubblico in Consiglio Comunale?”.