IN EVIDENZA – SOVERATO (CZ) – Commemorazione “Le Giare”, gli assenti hanno sempre torto
La mamma e il fratello di Vinicio Caliò alla cerimonia dello scorso 10 settembre
Alla cerimonia di ricordo dello scorso 10 settembre mancava più di un’istituzione …
Fonte: articolo e foto di Gianni Romano (Il Quotidiano del Sud, in precedenza denominato Il Quotidiano della Calabria)
SOVERATO (CZ) – 15 SETTEMBRE 2014 – Gli assenti hanno sempre torto e chi non è venuto ha perso una buona occasione per testimoniare come la politica e buona parte delle istituzioni sia sempre assente dai compiti istituzionali.
Stiamo parlando del 10 settembre giorno in cui le lancette si sono fermate, la tragedia delle Giare che causò tredici vittime, tra cui quella di Vinicio Caliò non venne mai ritrovata. Presente, oltre che le forze dell’ordine sempre puntali a queste commemorazioni, solo l’amministrazione comunale di Soverato con in testa il giovane sindaco Ernesto Alecci.
Ma perché, si sono chiesti in molti, il dolore e il ricordo riguarda solo la città di Soverato? Assente come sempre del resto la regione Calabria, buona solo a rappresentanze estere e assente dal territorio proprio, perché della prefettura di Catanzaro non c’era un rappresentante? E perché del comune di Catanzaro non c’era nessun amministratore, sindaco, giunta, consiglieri di maggioranza e opposizione?
Eppure le vittime che si sono contate nella tragedia delle Giare sono tutte di Catanzaro, figli di questa città che si ricorda di essere capoluogo solo in alcune occasioni. Mancavano i sindaci del comprensorio, presenti con le fasce tricolore solo in alcune ricorrenze, ricordiamo che non serve giustificarsi “non ci hanno invitati”. Alla memoria e al rispetto per le vittime non serve l’invito ma solo la presenza e il rispetto per i parenti, come se le Giare appartenessero solo alla città di Soverato e non sia il dolore di tutti.
Mancava anche il commissario prefettizio del comune di Montepaone, comune contermine che divide l’alveo del triste fiume Beltrame con la città di Soverato. Ma dove erano le associazioni caritatevoli, Croce Rossa Italiana, ma ancora peggio dove era l’Unitalsi che ha contato le vittime? Persone e volontari vittime di questo non luogo, vittime di una incuria tutta italiana, vittime sacrificate in base a quale legge edificatoria, che permette di edificare prima e di sanare poi, in barba a tutte le leggi è facile dopo piangere sul sangue versato e sulle lacrime altrui.
Un dissesto idrogeologico pesante come la continua assenza di questi soggetti, del resto Annarita Simone di Catanzaro che nell’alluvione devastante del campeggio Le Giare ha perso il proprio padre e Luca Caliò fratello dello scomparso Vinicio hanno avuto parole dure verso le istituzioni che spesso, troppo spesso, spenti i riflettori mediatici si dimenticano di chi soffre e di chi soffrirà per tutta la vita per un dolore incancellabile per chi ha perso un proprio caro.