10 Settembre 2019
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INDAGINE SU ONLUS, I FAMILIARI: «CREDIAMO ALL’ONESTA’ DEI GESTORI»
“Ogni giorno vediamo tanto sacrificio fatto solo con il cuore a favore dei nostri figli”
di REDAZIONE
SAN SOSTENE (CZ) – 10 SETTEMBRE 2019 – Non ci stanno i genitori degli ospiti della struttura del Centro Prisma di San Sostene, coinvolto in un’indagine della Procura di Catanzaro.
“Gli amministratori della Onlus sono stati sempre disponibili con tutti noi e hanno lavorato sempre con grande professionalità e correttezza”.
Insomma, quell’accusa non la accettano e ci tengono a far sapere che “i nostri figli stanno benissimo al Prisma. Crediamo nella onestà di chi la gestisce e per questo vogliamo dire che non crediamo assolutamente alle accuse mosse”.
Il centro, del resto, lavora da molti anni sul territorio ed è portavoce di numerose istanze ed iniziative che servono a costruire un futuro migliore ai ragazzi diversamente abili.
La sua agenda è ricca di manifestazioni che tutelano il diritto alla felicità e ad una vita migliore.
Per questo motivo, i genitori rilanciano: “Quotidianamente verifichiamo quanto la vita dei giovani sia migliorata, grazie al lavoro costante e puntuale che viene svolto nel centro.
Noi non possiamo fare altro che ringraziare chi si impegna tutti i giorni all’interno della struttura. Perché lo fanno con amore, dedizione e passione. Hanno a cuore il loro futuro. E sappiamo distinguere bene chi, in questo campo, svolge bene il suo lavoro”.
Altro che truffa e malversazione a danno dello Stato: “Tutto il contrario- dicono- noi vediamo solo tanto sacrificio, quotidiano e fatto con il cuore. Noi vediamo con i nostri occhi la qualità dei servizi. E sono eccellenti, straordinari. Non si tratta esclusivamente del semplice rapporto tra operatore e utente, ma di un vero e proprio affetto che gli amministratori hanno nei confronti dei nostri ragazzi”.
Ecco perché i genitori sono convinti che le ragioni degli indagati avranno la meglio. Rigettando così ogni accusa e ponendo fine ad una vicenda giudiziaria che li ha visti coinvolti ma che, a detta dei genitori, non scalfisce minimamente l’importante lavoro sociale che svolgono all’interno del territorio.
Con la sola finalità, appunto, di fare del bene.