INTELLIGENZA ARTIFICIALE A TORRE RUGGIERO, FRANCESCO PUNGITORE: « NÉ UN’UTOPIA NÉ UNA CATASTROFE»
Un pioniere italiano tra filosofia, educazione e nuove tecnologie: intervista al direttore tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale
di REDAZIONE
– TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 5 GENNAIO 2025 – Francesco Pungitore è una figura centrale nello studio delle implicazioni filosofiche e pratiche dell’intelligenza artificiale in Italia.
Con una lunga carriera di docente e formatore, autore di una trilogia di libri sull’argomento (Metafisica dell’intelligenza artificiale, Decoding AI e Mediarchia), ha esplorato i limiti e le potenzialità di questa tecnologia. Attualmente è direttore tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale, con sede a Torre di Ruggiero, nel cuore della Calabria.
Questo progetto ambizioso mira a creare un centro di ricerca avanzato per le nuove generazioni, concentrandosi su come le tecnologie emergenti possano essere integrate nella vita quotidiana e nel mondo della scuola.
Pungitore ha dedicato centinaia di ore di formazione ai docenti, aiutandoli a comprendere come l’IA possa trasformare le modalità di insegnamento e apprendimento.
Con il suo approccio pragmatico e filosofico, è un convinto sostenitore di un utilizzo consapevole e critico dell’IA, lontano sia da utopie ingenue sia da allarmismi ingiustificati.
Professore, quale ruolo dovrebbe avere l’intelligenza artificiale nella società di domani?
“L’intelligenza artificiale non è né un’utopia né una catastrofe.
È semplicemente una tecnologia, un vasto cassetto di strumenti per fare cose.
Il punto cruciale è studiarla, capirla e utilizzarla consapevolmente per quello che è.
Dobbiamo andare oltre gli slogan, affrontare i cambiamenti con un approccio razionale e informato.
Solo così possiamo sfruttare le opportunità che l’IA offre, minimizzando i rischi.”
Come cambia il ruolo della scuola in questo nuovo scenario tecnologico?
“La scuola deve trasformarsi radicalmente per preparare le nuove generazioni.
Non possiamo più basarci esclusivamente sulla memorizzazione di codici e formule.
La priorità oggi è sviluppare competenze operative e flessibilità, formando studenti capaci di gestire una pluralità di strumenti digitali.
Ma c’è un altro aspetto fondamentale: la capacità di scrivere e parlare bene.
È questo il linguaggio che le macchine capiscono. Se vogliamo insegnare agli studenti a utilizzare strumenti come l’IA, dobbiamo partire da qui.”
Che ruolo gioca la formazione per insegnanti e studenti?
“La formazione è tutto. In Italia c’è ancora molto da fare per creare una cultura dell’IA.
Gli insegnanti devono essere i primi a conoscere e capire questi strumenti per poterli integrare nei programmi scolastici.
Allo stesso tempo, dobbiamo educare gli studenti a un uso consapevole della tecnologia, insegnando loro a distinguere tra strumenti utili e rischi potenziali.
Solo così possiamo costruire una generazione pronta ad affrontare il futuro.”
Qual è la sua visione per l’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale?
“L’Osservatorio vuole essere un punto di riferimento per lo studio e la formazione, un luogo dove le nuove generazioni possano imparare a convivere con l’IA in modo positivo e consapevole.
Abbiamo scelto Torre di Ruggiero perché crediamo che anche un piccolo borgo della Calabria possa diventare un centro di innovazione, un esempio di come il Sud Italia possa guidare il cambiamento.”
L’intelligenza artificiale, secondo Francesco Pungitore, non è solo una questione tecnologica, ma anche culturale e educativa.
Il suo invito a studiare, comprendere e utilizzare consapevolmente l’IA risuona come una chiamata all’azione per tutti: docenti, studenti e cittadini.
In un mondo in rapida evoluzione, il futuro passa attraverso la capacità di adattarsi, di innovare e di formare una nuova generazione pronta a dialogare con le macchine, senza dimenticare l’importanza del pensiero critico e della creatività umana.