ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – TORTURAVA MIGRANTI, ARRESTATO 31ENNE NIGERIANO
Misura restrittiva è stata eseguita dalla Squadra mobile di Agrigento e dalla Squadra Mobile di Crotone, coordinate dal Servizio centrale operativo di Roma
di REDAZIONE
ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – 19 NOVEMBRE 2017 – Un nigeriano di 31 anni, Gift Deji, detto Sofi, è stato fermato dalla Polizia di Stato in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Dda di Palermo.
L’uomo, individuato e catturato al Cara S.Anna di Isola di Capo Rizzuto, è sospettato di far parte di un’associazione per delinquere di carattere trasnazionale dedita alla tratta di persone, sequestro di persona, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
La misura restrittiva è stata eseguita dalla Squadra mobile di Agrigento e dalla Squadra Mobile di Crotone, coordinate dal Servizio centrale operativo di Roma. In particolare, il nigeriano è stato riconosciuto come uno dei responsabili di torture e sevizie perpetrate in Libia all’interno della safe house di ‘Alì il Libico’, dove i migranti, prima di intraprendere la traversata in mare per le coste italiane, venivano privati della libertà personale e torturati per estorcere loro denaro. Deji, dapprima migrante, si sarebbe offerto di entrare a far parte del gruppo di criminali per poter, in seguito, intraprendere gratuitamente la traversata verso l’Italia.
Il fermo del 31enne è frutto dell’attività investigativa della Squadra Mobile di Agrigento, guidata da Giovanni Minardi, che sta ricostruendo l’intera cellula di criminali e torturatori che operavano in Libia all’interno del tristemente noto ‘Ghetto di Alì il Libico’. I primi risultati investigativi dell’indagine si sono avuti con l’individuazione e il fermo, emesso dalla Dda di Palermo, di Eric Sam Ackom, ghanese, primo soggetto della cellula criminale indicato dalle vittime come il responsabile di gravissimi atti di violenza perpetrati all’interno del ghetto di Alì il libico. Ackom fu arrestato dalla Squadra mobile di Agrigento lo scorso marzo.
Le indagini, coordinate dai sostituti procuratori Marzia Sabella, Calogero Ferrara e Giorgia Spiri, hanno successivamente permesso di raccogliere “validi elementi probatori” a carico di John Ogais detto ‘Rambo’, nigeriano di 25 anni, individuato e catturato lo scorso giugno dalla Squadra mobile di Agrigento e dai colleghi di Crotone nel Cara di Capo Rizzuto.
Ogais fu individuato come uno dei complici di Ackom e fermato su ordine della Dda di Palermo, a suo carico sono state già confermate le accuse da parte delle vittime davanti al Giudice delle Indagini Preliminari nel corso di un drammatico incidente probatorio.