LA “FONTANELLA” DI BADOLATO BORGO, ALTRO CHE ACQUA MINERALE
Riceviamo e pubblichiamo:
– BADOLATO (CZ) – 13 APRILE 2024 – Caro Direttore di Preserreedintorni.it,
stamani (ieri, 12 aprile 2024, ndr) ho letto sul tuo sito web, con un misto di gioia e di rabbia, la notizia “ Tracce del passato a Badolato, riportata alla luce un’antica fontana”.
Riguarda la cosiddetta “Fontanella” così tanto cara ai badolatesi, quando a Badolato borgo c’erano ancora i badolatesi …
E già, come vedi, riemerge il dramma dello spopolamento che uccide tutto e tutto annienta.
E tutto diventa “archeologia”… pure i sentimenti.
Come purtroppo avevo previsto quando il 7 ottobre 1986 ho lanciato l’SOS di “Badolato paese in vendita”.
Tutto è destinato a diventare archeologia a causa di questa silente o assordante e lacerante guerra socio-economico-politica globale.
Tutte le periferie del mondo diventano archeologia come questa Fontanella tanto amata da tutte le generazioni del mio paese, specialmente dalla mia poiché nella passeggiata dall’ultima casa del borgo verso tale luogo del cuore (circa 400-500metri) c’era la possibilità di corteggiare o di incontrare la nostra bella.
Eravamo adolescenti e, in quegli anni sessanta spinti verso quella modernità che io chiamo “americana” (con i modelli alienanti imposti dalla principale Potenza vincitrice della seconda guerra mondiale), le nostre famiglie chiudevano un occhio sulla storica e sentimentale “passeggiata alla Fontanella”.
Era, infatti, a Badolato Superiore uno dei pochissimi luoghi (a Badolato Marina c’era almeno esteso il mare) dove si potessero esercitare le aspirazioni amorose (a parte le feste religiose quando c’è più confusione ed era facile incontrarsi senza dare nell’occhio).
Per pastori, contadini, operai e boscaioli che passavano di là (sia all’andata che al ritorno quotidiano) la Fontanella era lieto ristoro con la sua acqua leggera e soave.
Alcuni ci andavano apposta a riempire bottiglie o piccole damigiane per il fabbisogno di più giorni.
Altro che acqua minerale!…
Poi, un po’ lo spopolamento, un po’ l’incuria e l’indifferenza umana ed amministrativa locale e/o provinciale (a chi appartiene legalmente la Fontanella?) hanno riempito di rovi quel luogo magico, divenuto così inaccessibile e desertico pure ai sospiri e al semplice dissetarsi.
Adesso, come ho notato dalla foto da te pubblicata, pare sia stata ben ripulita.
Ne sono davvero assai lieto.
E tantissimi altri gioiranno con me.
Però ormai la magìaquasi quotidiana di un tempo è svanita. Tuttavia, a tempi nuovi, atteggiamenti nuovi.
Tale luogo potrebbe ridiventare meta di pellegrinaggio, con le sue passeggiate (soprattutto d’estate), specialmente se il sempre prezioso Guerino Nisticò o altra guida turistica lo indicasse come una delle tante “fontane dell’amore” che ancora scorrono a Badolato (come quella altrettanto famosa nei pressi di Via Siena alla Jusuterra) …
Un romantico rito eh sì, a Badolato come in tanti altri luoghi antichi (in particolare nel nostro Sud), le fontane erano il luogo migliore per incontrare e corteggiare la ragazza del cuore.
Quanti amori sono nati alle fontane!…
La Fontanella era poi particolare per i sentimenti.
Un romantico rito, pure questo svanito e risucchiato dalle tante modernità.
Sarebbe bello se in qualche modo la “Fontanella di Badolato” potesse ospitare qualche evento, qualche manifestazione rievocativa … magari con un recital di prose, poesie e lettere d’amore.
Anzi, inviterei i tanti che hanno frequentato la Fontanella (e dintorni) a scrivere qualcosa su quei giorni tanto esaltanti quanto svaniti.
Chissà che non ne possa nascere motivo di magnificenza socio-culturale ed un utile Amarcord …»
Domenico LANCIANO, giornalista e presidente Università delle Generazioni di Badolato (Cz)
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