LA SCUOLA DEL DOMANI, IL COMPRENSIVO “ALDO MORO” DI GUARDAVALLE TRA LE BELLEZZE DI MONTAURO
Un tour nella paesaggistica storico – artistica del grazioso centro del Soveratese
di Domenico NARDA
– MONTAURO (CZ) – 4 MAGGIO 2024 – In una giornata di questo fine settimana un po’ ventosa ma soleggiata, tipica della stagione primaverile, i bambini della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro” di Guardavalle, hanno festosamente invaso il centro storico di Montauro.
Gita scolastica con fini didattici, organizzata nell’ambito del programma next generation EU, definito “Futura, la scuola per l’Italia di domani”, finanziato con fondi strutturali dell’Unione Europea e con l’obiettivo di creare una scuola innovativa e la realizzazione di un nuovo sistema educativo.
Accompagnati dalle maestre Bombardieri, Catalano, Alì e Sirleto, all’arrivo gli scolari sono stati accolti dal vicesindaco Carito in rappresentanza dell’amministrazione comunale che ha messo a disposizione i locali per le varie necessità dei visitatori.
L’escursione, agevolata dalla presenza di guide facenti parte della locale associazione “Comitato A.Pisani”, è iniziata con la visita della chiesa matrice, dedicata al santo patrono del paese, San Pantalone, edificata nel 1600, su una roccaforte preesistente di origine normanna.
Il periplo delle possenti mura esterne dotate di feritoie per la difesa della comunità dell’epoca, ha creato interesse e stupore fra i bambini, così come le sculture in stile barocco degli altari all’interno del monumento storico.
Il tour è continuato fra vicoli stretti e piazzette del paese dove i giovani hanno potuto ammirare l’imponenza dei palazzi gentilizi impreziositi dai portali in pietra, anche se le strutture non sono sempre integre per via della divisione in più abitazioni, in seguito alla vendita recente da parte delle famiglie originarie che le hanno fatte edificare dal 1600 in poi.
Le casate, non tutte native del luogo e che comunque si sono estinte o i cui eredi hanno deciso di trasferirsi in altre città, hanno lasciato un patrimonio storico ed anche culturale, come ad esempio la famiglia Barberi, una delle più antiche (dal 1600 circa) che fra l’altro ha contribuito a far giungere le reliquie del santo protettore in paese nel luglio del 1753 (fra cui il sangue che in alcune occasioni si scioglie miracolosamente).
O la famiglia Madonna nel cui palazzo era ubicata la prima farmacia del borgo, o la famiglia Tavani, ancor più antica (prima metà del 1500) che annovera nella dinastia notai e cavalieri di Malta.
Gli abitanti di Montauro hanno accolto con simpatia la scolaresca e hanno dato un saggio della loro proverbiale ospitalità prodigandosi nel far conoscere ogni particolare della storia delle bellezze artistiche del luogo e accompagnando i visitatori all’interno dei palazzi nobiliari.
Dopo una breve sosta per rifocillarsi, la comitiva si è diretta a piedi (circa un chilometro dal paese) verso i ruderi del monastero di San Giacomo, oggi denominato Grangia di Sant’Anna, percorrendo la provinciale per Gasperina, dalla quale si gode una vista splendida sul mare di Pietragrande.
Il monastero fatto edificare presumibilmente nel primo secolo del secondo millennio dal normanno Ruggiero D’Altavilla, è stato poi donato assieme alle terre circostanti, a San Bruno di Colonia che ne ha fatto una dipendenza della più importate Certosa di Serra.
Fra le mura possenti dell’antico edificio i bambini hanno poi ascoltato con interesse la lettura di poesie scritte dal poeta Achille Curcio, orgoglio della comunità montaurese, segnatamente la satira “A scola è na virgogna”, particolarmente in tema con una gita scolastica.
La scolaresca è poi rientrata a Guardavalle, come si dice in questi casi, stanca ma felice.