“LA STANZA DEL BUIO”, ECCO IL NUOVO LIBRO DELLA SCRITTRICE DANIELA RABIA
Edito da Pellegrini, una storia difficile narrata con sensibilità e maestria
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 1 APRILE 2022 – Daniela Rabia, scrittrice catanzarese, torna in tutte le librerie con un nuovo romanzo “La stanza del buio”, edito da Pellegrini, una storia difficile narrata con sensibilità e maestria.
Daniela ce ne parli?
Grazie per la domanda che mi dà la possibilità di introdurre questo testo. Difficile si, come tutte le storie che possono inquietarci al punto da trarne arte. Il racconto nasce da una mia esigenza personale e s’incrocia con tanti drammatici eventi che hanno segnato la mia esistenza seppur vissuti indirettamente. Non ho potuto trattener dentro più a lungo le mie parole e le mie emozioni.
Chi sono i protagonisti?
Una madre e un figlio. Anna e Luca che si amano infinitamente e il cui amore non viene meno neanche quando il cielo e la terra li separano. L’ho capito vivendo che la morte non spezza i legami veri.
Come e quando lo hai scritto?
Solo di notte. Io sono una persona che va a dormire alle nove di sera e si sveglia alle tre ogni mattina per leggere. Prima dell’alba. Molto prima. A volte, come in questo caso, per scrivere. Quando scrivo smetto di leggere temporaneamente per non essere stilisticamente influenzata da altri.
Ma tu sei Anna?
Si. ma sono anche Luca e Martha. Sono i paesi citati di Calabria. I panorami. Gli sguardi. Gli orfani, Don Fabio. In realtà io sono innamorata del mio Don Fabio, personaggio costruito con immenso amore.
E i nomi come sono venuti?
Guarda a opera finita mi sono accorta che avevo un Fabio in “A un metro da voi”, Mediano editore, il romanzo precedente. Ma è un caso. Non ho amici stretti con questo nome. E anche Anna non so da dove sia venuto. Il mio secondo nome è Alessandra rigorosamente dopo Daniela e la virgola.
Da dove inizierai la promozione?
Questo è un piccolo segreto che a breve sveleremo. Ma sarà un luogo dell’anima.
In bocca al lupo alla tua opera e a a te che so scriverai ancora
Viva il lupo. Non lo so. Non si può mai dire. La scrittura è magia e io non possiedo la bacchetta permanente. Me la presta la vita ogni tanto e se decide di farlo. Grazie di cuore.
