“LA STANZA DEL BUIO”, LA CATANZARESE DANIELA RABIA IN FINALE AL PREMIO PONTREMOLI (AGGIORNATO CON VIDEO)
Il libro segnalato dal Forum Famiglie Calabria
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 10 GIUGNO 2023 – Sono stati resi noti i 15 finalisti del Premio Letterario Pontremoli Città del Libro e della Famiglia.
Il Premio nasce su iniziativa del Forum delle Associazioni Familiari e del Comune di Pontremoli in collaborazione della Fondazione Città del Libro.
Dopo il successo della I edizione anche quest’anno la Commissione punta a premiare l’opera che, per i contenuti espressi e la qualità letteraria, consegue l’obiettivo della promozione e salvaguardia dei valori e dei diritti della famiglia quale soggetto sociale ed educativo delle future generazioni.
Il Forum dell’Associazione Familiare della Calabria presieduto da Claudio Venditti ha segnalato il romanzo “La stanza del buio”, Pellegrini editore, della scrittrice catanzarese Daniela Rabia.
Il testo indicato perché compendia i valori familiari con quelli della fede e vede nella famiglia il luogo privilegiato di nascita dei sentimenti e di trionfo dell’amore per gli altri è stato selezionato tra le migliori opere e rientra tra i finalisti della II edizione del concorso.
Claudio Venditti ha espresso grande soddisfazione per questo risultato che premia una narrazione di famiglia verso la quale il Forum sta dedicando tanto impegno.
La premiazione si svolgerà a Pontremoli sabato 1 luglio 2023.
All’autore verrà consegnata un’opera d’arte.
AGGIORNAMENTO
Rabia è stata selezionata per il suo commovente romanzo “La stanza del buio” (Pellegrini Editore), garantendosi un posto tra i finalisti della seconda edizione del concorso.
Il libro esplora il legame indissolubile tra una madre, Anna, e un figlio, Luca. L’amore incondizionato che li unisce è così forte che né cielo né terra potrebbero mai separarli.
Il romanzo di Daniela Rabia, intenso e toccante, penetra in questo rapporto con la sensibilità di chi sa quando è il momento di fermarsi sull’uscio. Non è compito dell’autrice spalancare le porte verso l’ignoto, bensì del lettore, se lo desidera, andare oltre. “La stanza del buio”, dunque, non si apre completamente, la porta resta chiusa, ma quel buio lentamente si dissolve, facendo entrare la luce della fede.
Alberto Scerbo, nella sua prefazione, dichiara: “La stretta al cuore si affievolisce piano piano e la luce del giorno, a tratti, ricompare nell’orizzonte dell’oscurità”.
Nell’introduzione, Francesco A. Cuteri celebra il romanzo di Daniela Rabia con queste parole: “Daniela si muove lieve nel suo raccontare e affronta un tema così delicato con profonda sensibilità… ci parla del buio, ma tiene accanto a sé una lanterna.
Ci offre uno spiraglio di vita, di speranza”.
L’autrice, con parole che risuonano come un eco lungo le pagine del suo romanzo, afferma: “La vita non insegna a morire ma la morte dovrebbe insegnarci a vivere”.
È un messaggio potente che fornisce le parole chiave a un testo che si legge d’un fiato per poi lasciare senza fiato.
Il successo di “La Stanza del Buio” ci ricorda l’abilità di Rabia nel creare una narrativa profonda e coinvolgente che affronta temi difficili con una sensibilità e un’intensità straordinarie.