31 Marzo 2019
37
LAMEZIA, FARE TEATRO A SCUOLA PER COSTRUIRE INCONTRO E CONFRONTO
Successo al Liceo Campanella per la conferenza-concerto “Il suono accanto”
di REDAZIONE
LAMEZIA TERME (CZ) – 31 MARZO 2019 – E’ stata presentata, nell’Auditorum del Liceo Campanella di Lamezia Terme la conferenza-concerto finale del laboratorio teatrale/musicale “Il suono accanto” condotto da Pierluigi Virelli con la collaborazione di Angela Gaetano dell’Associazione teatrale “I Vacantusi”e dei docenti tutor M° Ferruccio Messinese e M° Daniele Augruso.
Per la seconda annualità consecutiva il progetto Vacantiandu, finanziato dalla Regione Calabria per il triennio 2017-2019 con fondo PAC – Azione 1 tipologia B, prosegue la positiva esperienza laboratoriale con il Liceo Campanella di Lamezia Terme grazie anche al pieno sostegno e alla convinta adesione del dirigente scolastico prof. Giovanni Martello.
Perché “fare teatro” nelle scuole significa costruire una realtà permanente in grado di generare incontro e confronto, relazione, socialità e libertà.
E in un contesto sociale difficile, come quello lametino, coinvolgere i giovani a “fare teatro” significa concorrere alla crescita globale della loro personalità con l’obiettivo di operare un cambiamento socio-culturale reale e combattere quei fenomeni quali il disagio e la devianza giovanili.
Il laboratorio quest’anno ha seguito un percorso teatrale/musicale coinvolgendo gli studenti del Liceo ad indirizzo musicale. Pierluigi Virelli, cantante e polistrumentista, ricercatore etnografico e promotore della cultura calabrese più arcaica ha costruito un percorso di formazione e divulgazione della musica rurale calabrese al fine di far conoscere agli studenti i suoni e le forme originariedella musica unitamente alsuo valore etico-culturale e socializzante, la dimensione comunicativa di matrice orale, la cultura del proprio territorio.
Il percorso laboratoriale prevedeva, infatti, tra gli obiettivi, la sensibilizzazione e l’adozione, da parte dei ragazzi, di atteggiamenti di tutela e salvaguardia di una tradizione e di forme culturali locali che a causa del processo di globalizzazione rischiano di essere sempre più minoritarie o addirittura soggette all’estinzione.
Durante la performance i dieci studenti, guidati da Virellie introdotti dalla voce narrante della studentessa Loredana Giudice,hanno fatto dialogare strumenti della tradizione con strumenti moderni esibendosi in assolo, improvvisazioni e musica d’insieme finale e interagendo come in una vera orchestra.
Così il marranzano, il flauto di canna, lo zuchi, il djembé, la frischettara, il tamburello e la chitarra battente hanno creato un suggestivo e originale universo sonoro con le percussioni di Rita Jelapi, il sassofono di Federica Riommi, il flauto traverso di Simona Giampà e Veronica Romeo, il cornofrancese di Angela Maria Marinaro, la batteria di Andrea Salvatore Falvo, la chitarra classica di Samuele Gigliotti, Saverio Biamonte e Saverio Provenzano.
Hanno preso parte al progetto, inserito nel percorso di alternanza scuola-lavoro, anche gli studenti Alessandro Sataniti, Angelica Stranges, Carmela Vescio, Davide Di Cello, Luca Olivadati, Ivan Rao, Tommaso Matteo Brizzi che si sono occupati dell’analisi e delle ricerche sulla storia degli strumenti.
Grande soddisfazione è stata espressa alla fine della manifestazione dal dirigente scolastico prof. Giovanni Martello- accompagnato dalla vicaria prof.ssa Licia Di Salvo- e da Pierluigi Virelli che hanno ricevuto da Nico Morelli e da Walter Vasta, rispettivamente direttore artistico e direttore amministrativo di Vacantiandu,la maschera di ceramica simbolo della rassegna.