L’ARTE DEL TELAIO COME VEICOLO D’INCLUSIONE, A SQUILLACE ECCO GLI “INTRECCI DI VITA 2.0”
Progetto dell’associazione Ama Calabria impegnata dal 2004 l’inserimento sociale e lavorativo di persone con fragilità o a rischio di marginalità, devianza e disagio sociale
di Salvatore TAVERNITI – Gazzetta del Sud 18 feb 2024
– SQUILLACE (CZ) – 21 FEBBRAIO 2024 – Nell’ambito del progetto “Intrecci di vita 2.0”, promosso dall’associazione Spazio Aperto con sede a Squillace Lido in partnership con i Comuni di Squillace e Girifalco, con Fondazione Città Solidale Onlus, Ama Calabria, Arsac Calabria, associazione “Tra Cielo e Terra”, Vitambiente, UniversoChiara, con il sostegno di Fondazione Con il Sud ed Enel Cuore Onlus, si è tenuto a Squillace, nella sede di Ama Calabria, un interessante workshop con la partecipazione dei bambini, alunni della scuola elementare di Montepaone, i quali hanno assistito al lavoro che si svolge ai telai e hanno potuto anche tessere.
Ama Calabria è impegnata sin dal 2004 nella promozione di percorsi di inclusione sociale e lavorativa di persone che vivono un stato di disagio, con una particolare attenzione a chi vive un disturbo di natura psichiatrica.
Il laboratorio comprende ben cinque telai e vi si svolgono corsi di tessitura per la produzione di abbigliamento, tovaglie, asciugamani, cuscini, lenzuola, coperte e altro.
L’obiettivo generale del progetto “Intrecci di vita 2.0” è l’inserimento sociale e lavorativo di persone con fragilità o a rischio di marginalità, devianza e disagio sociale, mediante l’attivazione di percorsi di accompagnamento all’autonomia, facendo leva sulle vocazioni e sulle eccellenze locali e favorendo il recupero di mestieri tradizionali a rischio scomparsa, opportunamente integrati e innovati grazie all’impiego di nuove tecnologie e idonei strumenti.
Le persone coinvolte al lavoro con i telai sono venti donne, seguite da due tutor e che sono già state precedentemente formate con un progetto precedente.
Venti donne in esperienza d’apprendimento al lavoro sotto forma d’inclusione, che attualmente si trovano senza lavoro.
La psicologa Rosetta Conca, presidente di Ama Calabria, ha spiegato che il progetto ha avuto inizio l’anno scorso e durerà fino al 2025.
«Il campo di formazione – ha affermato – riguarda la tessitura.
Due i workshop previsti nel progetto, uno dei quali si è svolto giovedì scorso a Squillace.
L’evento è scaturito dalla richiesta di una scuola di Montepaone che ha voluto assistere al lavoro di tessitura: abbiamo accolto la richiesta perché un bel numero di bambini hanno potuto assistere e partecipare attivamente a gruppi alla lavorazione al telaio.
Li abbiamo fatti tessere, illustrando loro le varie lavorazioni e i vari filati che usiamo; hanno partecipato anche al laboratorio di saponificazione dove vengono realizzati saponi con varie essenze; mestieri antichi in chiave moderna per far rivivere ai ragazzi la nostra cultura e le tradizioni locali.
Hanno partecipato all’iniziativa anche altre associazioni e rappresentanti di altri enti».
L’assessora comunale all’istruzione di Squillace Mariella Trombetta ha avuto parole di apprezzamento per l’importante attività.
Per l’occasione Ama Calabria ha realizzato una fiaba su un personaggio che richiama la storia locale, “La tessitrice del Castello”, che è stata illustrata ai bambini.