LAVORO, IL REDDITO DI CITTADINANZA RISORSA PER CREARE SERVIZI NEI COMUNI
I beneficiari sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla collettività (Puc)
di Salvatore CONDITO
PRESERRE (CZ) – 8 NOVEMBRE 2022 – Un’opportunità di lavoro ma anche di rendersi utile per la propria comunità, questi i Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale, i beneficiari del Reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla collettività (PUC) nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16.
I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti.
Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività:per i beneficiari, perché i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’impiego o presso il Servizio sociale del Comune;per la collettività, perché i PUC dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e dovranno intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai Comuni e dagli Enti pubblici coinvolti.
Le attività messe in campo nell’ambito dei PUC dovranno rispondere ad uno specifico obiettivo da raggiungere in un intervallo di tempo definito, attraverso la messa in campo di risorse umane e finanziarie.
Il progetto potrà riguardare sia una nuova attività sia il potenziamento di un’attività esistente, ma in nessun caso le attività in esso svolte potranno essere sostitutive di quelle ordinarie ne saranno in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo.
Da un’analisi dei dati della provincia di Catanzaro, allo stato attuale sono pochi i Comuni che hanno avviato questa procedura, tra cui il Comune di Cortale che li sta impiegando tra l’altro nel servizio gestione scuolabus.
Un dato estremamente negativo, considerato che nei piccoli Comuni queste persone, diversificandole in base ai titoli di studio e competenze, possono essere una forza lavoro in grado di aggredire i bisogni che vivono nelle nostre comunità.
Tanti i settori carenti dalla gestione delle Biblioteche ( molte di loro chiuse dopo il trasferimento del personale da parte della Regione Calabria nei dipartimenti) ai servizi nelle scuole per la gestione degli scuolabus , alla manutenzione del verde urbano , per arrivare a creare un servizio di ascolto e aiuto per i tanti anziani.
I Sindaci dovrebbero cogliere l’opportunità di questo strumento, associandosi anche con altri Comuni, non è pensabile che si disperda questo patrimonio di persone che possono diventare uno straordinario aiuto per le nostre Comunità.
Il reddito di cittadinanza che tanto si è parlato, ma che ha aiutato tante famiglie o soggetti fragili, puo essere oggi una vera risorsa, occorre solo che i Comuni abbiano il coraggio di intraprendere senza riserve questi percorsi.
In questo caso forse potrebbe essere uno stimolo, convocare un tavolo con l’Assessore ai Servizi Sociali della Regione Calabria Tilde Minasi ed i Sindaci delle varie province, per avviare subito un protocollo con i Centri per l’impiego per far partire questi PUC, ed offrire risorse umane ai Comuni.