“LE CAVITÀ RUPESTRI DI PALERMITI”, UN EVENTO A PIÙ VOCI
Appuntamento il prossimo 28 giugno per parlare di testimonianze di culture millenarie nascoste che oggi possono raccontare una storia ancora da scrivere
di SALVATORE TAVERNITI – Gazzetta del Sud 21 giugno 2024
– PALERMITI (CZ) – 24 GIUGNO 2024 – “Le cavità rupestri di Palermiti” è il titolo di un interessante evento culturale che si terrà venerdì 28 giugno, a Palermiti, nei locali della palestra della scuola media.
L’iniziativa è curata dalla sezione di Italia Nostra Soverato-Guardavalle, presidio di Palermiti, in collaborazione con il Comune, la Deputazione di storia patria per la Calabria e il Pontificio Istituto Archeologia Cristiana.
Nell’occasione saranno presentate per la prima volta alla comunità scientifica e ai cittadini le antiche grotte del luogo.
Dopo i saluti del sindaco Domenico Emanuele e della Soprintendente Abap (archeologia, belle arti e paesaggio) di Catanzaro-Crotone Stefania Argenti, interverranno Francesco Cosco, della Deputazione di Storia patria, Domenico Benoci, del Pontificio Istituto Archeologia Cristiana, e l’archeologo Eugenio Donato.
I lavori saranno moderati da Patrizia Giancotti, antropologa e responsabile del presidio Italia Nostra di Palermiti.
«La Calabria è sicuramente in gran parte da scoprire – sottolinea Angela Maida, presidente della sezione di Italia Nostra di Soverato-Guardavalle – ma molte memorie sono rimaste nascoste e dimenticate per generazioni aspettando solo di essere scoperte.
Quando ciò accade non è quasi mai un caso perché qualcuno, guidato dalla curiosità e dalla passione, sta cercando quelle tracce.
È come se qualcuno o qualcosa ti spingesse ad andare in quella direzione e quando questa magia si avvera si apre un mondo».
Per la Maida, «nella nostra esperienza di volontari ciò è accaduto più volte; questa volta è toccata a un nostro socio, Renzo Peronaci, insieme alla moglie Loredana Teti.
Si parlava da anni delle grotte di Palermiti col nostro socio di quel presidio, Edoardo Varano.
La cosa ci incuriosiva molto, ma nessuno ci aveva mai accompagnato a vederne una fino a quando Edoardo ci ha messi in contatto con Renzo.
In realtà la scoperta era avvenuta già un anno prima, ma la cosa non aveva destato l’interesse di quanti erano stati informati».
Alla vista di un interessante graffito, la scoperta è stata condivisa con lo storico Francesco Cosco.
Quindi, è stato informato il sindaco Emanuele, che ha preso a cuore quella scoperta e, dopo la segnalazione alla Soprintendenze, ha ottenuto la dichiarazione di interesse culturale, cioè il vincolo.
Si tratta di testimonianze di culture millenarie nascoste che oggi possono raccontare una storia ancora da scrivere.
Intanto, un nuovo presidio di Italia Nostra, guidato dall’antropologa e socia Patrizia Giancotti, è attivo a Palermiti per incentivare questo processo di crescita culturale e raccogliere memorie e storie di un piccolo paese della Calabria che si sta svelando al mondo intero.