LE SPIAGGE CALABRESI COME DISCARICHE, STANIZZI: “NUOTEREMO FRA PLASTICA E POLISTIROLO”

Il fondatore del Premio Mar Jonio ritiene che le onde lunghe generate dallo scirocco ci restituiscono tutti i rifiuti smaltiti male
di Franco POLITO
– CATANZARO – 17 MARZO 2025 – Una preoccupazione forte che per le rive del mare calabrese, e non solo, disegna un futuro a tinte fosche.
“Siamo tutti serviti – scrive il fondatore e presidente del Premio Mar Jonio Luigi Stanizzi – , ecco cosa ci restituisce il mare in queste giornate di scirocco: bottiglie di plastica, polistirolo, rifiuti speciali che abbiamo smaltito male.
E le rive del Mar Jonio vengono così inquinate, incessantemente, con buona pace del tanto decantato sviluppo turistico, vocazione mare-monti, bandiere piu o meno blu, e altre parole ormai incredibili”.
SERVE LA COLLABORAZIONE DEI CITTADINI
Stanizzi, inoltre, si dice convinto che “oltre all’impegno serio degli organismi preposti, senza una vera collaborazione di ciascun cittadino l’emergenza rifiuti resterà in eterno. Se riusciremo a sopravvivere, nuoteremo fra plastica e polistirolo!”
IL RISCHIO DELLA DENUNCIA
Il presidente del Premio Mar Jonio sottolinea come “le istituzioni preposte facciano molta teoria, che difficilmente si concretizza in azioni.
Occorrono civiltà, educazione, leggi restrittive, scelte planetarie ma intanto cerchiamo di prenderci cura delle nostre mitiche spiagge ridotte in pattumiere, che abbiamo sotto il naso.
Talvolta è rischioso anche denunciarne lo scempio, perché si rischia di “ledere” l’immagine di questo o quel Comune, soprattutto nel periodo estivo.
Grande l’attenzione all’immagine e nessuna attenzione alla sostanza, chiudere gli occhi davanti a tanta sporcizia”.

– Luigi STANIZZI –
L’AMARA CONCLUSIONE
La conclusione di Stanizzi è, quasi, un atto di dolore: “Addio Magna Graecia.
Noi calabresi diciamo sempre di amare visceralmente la nostra terra, non è sempre vero.
La sporcizia è qui a dimostrarcelo”.