LETTERE A TITO: “CARO BAMBINO”, BUON NATALE CON IL CANTO NATO 55 ANNI FA NELLA PARROCCHIA DI BADOLATO MARINA
Tra la preparazione dei canti natalizi nell’autunno di quell’anno, Padre Silvano, Pasquale Andreacchio, Vincenzo Serrao del Vescovo ed io ci siamo applicati a comporre una canzone che tenesse presente il bellissimo ritornello composto dallo stesso Padre Silvano e già in uso da alcuni anni. Così, mentre io ho scritto le parole, i predetti due amici del complesso Euro Universal studiavano un motivo musicale che si saldasse bene al brano del parroco
di Domenico LANCIANO (www.costajonicaweb.it)
– BADOLATO (CZ) – 23 DICEMBRE 2024 – Caro Tito, ed eccoci al Natale n. 2024 con immutata emozione e magìa, almeno per quelli della mia generazione (nata attorno al 1950) educata e abituata al presepe e alle altre semplicissime ritualità e tradizioni natalizie.
Infatti, noi (cresciuti fin da bambini nella Parrocchia dei Santissimi Angeli Custodi di Badolato Marina, versante jonico della provincia di Catanzaro) abbiamo goduto di un’atmosfera particolare per tanti motivi che forse altri non avevano.
Infatti ci siamo sentiti sempre fortunati e privilegiati.
Nella parrocchia c’erano due formidabili e portentosi motori di animazione culturale e religiosa,
Padre Silvano Lanaro (un giovane ed entusiasta sacerdote francescano conventuale proveniente dalla provincia di Trento) e l’insegnante badolatese Luisetta Caporale, educatrice parrocchiale cui tante generazioni di badolatesi devono davvero tantissimo (pure per la sana aggregazione di cui hanno goduto).
Come riconoscenza e gratitudine, io personalmente ho dedicato ad entrambi un significativo spazio di celebrazione nel “Libro-Monumento per i miei Genitori” (stampato nel maggio 2007) … in particolare a Luisetta ho riservato le pagine 211-223 del sesto volume e a Padre Silvano più diffusamente pure negli altri volumi.
Entrambi considero ancora come ottimi fratello e sorella maggiori.
E non manco occasione per evidenziarne i meriti in queste “Lettere a Tito” e nelle “Lettere su Badolato”.
La chiesa di Badolato Marina (nuovo paese, gemmazione di Badolato Superiore subito dopo la disastrosa alluvione del 1951) è stata inaugurata il 14 marzo 1956 … ed io (nato nelle campagne di Kardàra) c’ero e da allora ho sempre partecipato all’animazione culturale e religiosa della nostra comunità paesana e parrocchiale.
Ho fatto il chierichetto, il “paggetto” dei Re Magi nella rappresentazione teatrale del 6 gennaio, giorno dell’Epifania. E piano piano, crescendo, ho partecipato, assieme a tanti altri, a questa epopea esaltante quanto indimenticabile. Spesso prendendo iniziative per la collettività di ragazzi e di giovani, dentro e fuori l’Aione Cattolica. In particolare, un altro francescano, Padre Nicola Criniti, ci ha introdotto alla “Messa Beat” (del maestro romano Marcello Giombini) che, come complesso musicale Euro Universal, abbiamo eseguito per alcuni anni, a partire dal giugno 1968.
Quasi sicuramente primi o tra i primi nel Sud.
Componendo pure noi, assieme a Padre Silvano, una nostra “Messa Beat” e altri canti religiosi. Tra questi pure il bellissimo canto natalizio “Caro Bambino”.
1 – CARO BAMBINO …
Padre Silvano, fin dal primo anno di sua presenza a Badolato (autunno 1956 fino all’agosto 1982), ha sempre realizzato, puntualmente, un presepe in una nicchia di circa m. 4 x 4 sul lato sinistro della navata, nei pressi del pulpito, quindi vicino all’area dell’altare.
Un presepe dinamico, con i pastori che giravano, l’acqua che scorreva, luci soffuse che si alternavano in tenui e suggestivi colori tra la notte ed il giorno, una musichetta che aumentava la magia di quella visione che incantava noi bambini e dava meraviglia agli adulti. Si andava a prendere il muschio in montagna e si collaborava all’esecuzione per ciò che ognuno di noi era capace.
In preparazione del Natale, si passavano quasi tutti i pomeriggi e le serate a preparare i canti, l’evento dei Re Magi e tante altre iniziative; non ultimo il Giro del Bambinello per tutte le case, a Capodanno, mentre gli uffici e i negozi venivano visitati il giorno prima 31 dicembre, così come le case di campagna … come quella della famiglia del ferroviere Giuseppe Badolato, che distava circa un km e mezzo vicino al torrente Ponzo, verso sud, nel territorio del limitrofo Comune di Santa Caterina dello Jonio.
Ecco la foto del 31 dicembre 1958 che mostra Padre Silvano, il Bambinello, due chierichetti (uno sono io), elementi della famiglia accogliente e alcuni volontari del sèguito. Ringrazio l’amico Mimmo Badolato per avermi concesso, molto gentilmente, la pubblicazione di questa ormai storica ed emblematica sua foto.
Quel casello ferroviario (al km 327 della linea Metaponto – Reggio Calabria) era stato abitato dal settembre 1937 alla primavera 1939 dalla famiglia di mio padre, anch’egli allora ferroviere, poi trasferitosi al più spazioso casello km. 324 di Kardàra (in territorio del Comune di Badolato, tre km più a nord, dove sono nato io tra i primissimi in riva al mare).
Tra la preparazione dei canti natalizi, nell’autunno 1969, Padre Silvano, Pasquale Andreacchio, Vincenzo Serrao del Vescovo ed io ci siamo applicati a comporre una canzone che tenesse presente il bellissimo ritornello composto dallo stesso Padre Silvano e già in uso da alcuni anni. Così, mentre io ho scritto le parole, i predetti due amici del complesso Euro Universal studiavano un motivo musicale che si saldasse bene al brano del parroco.
E’ nato così il suggestivo ed emozionante canto natalizio “Caro Bambino…” le cui parole riporto per intero al seguente paragrafo 2, mentre lo spartito (scritto da Pasquale Andreacchio) è stato evidenziato in copertina.
Preciso che, quanto riportato al paragrafo 2, mi è stato inviato (via whatsapp) dallo stesso prof. Andreacchio, che a sua volta l’ha ripreso dal prof. Pasquale Rudi, il quale ha uno spazio/gruppo Facebook denominato “Badolato”. Ringrazio entrambi, così come ringrazio Vincenzo Serrao del Vescovo. Ed ecco cosa ha scritto Pasquale Rudi, con il quale ho poi collaborato (nel 1979) alla trasmissione “Bazar” di Radio Pulsar …
2 – IL CANTO NATALIZIO << CARO BAMBINO … >>
Correva l’anno 1969 e nella Parrocchia di Badolato Marina si pensò di scrivere e comporre un canto di Natale dedicato a Gesù Bambino, il Messia.
Sono trascorsi 50 anni e proprio in tale occasione, oggi 25 Dicembre del 2019 voglio ricordare tale evento con la pubblicazione del testo, la foto dello spartito e gli autori dell’opera.
Un ricordo particolare lo voglio fare per Padre Silvano, un Parroco che diede molto alla comunità di Badolato Marina e che ancora oggi, molti concittadini ricordano con affetto e gratitudine. (Pasquale Rudi)
Se vedi ogni cosa svanire,
Se tra miraggi fuggire
L’incanto della vita
Che ti prova con pene e dolore;
Se il mondo ignora il tuo affanno …
Se il tuo dolor non comprende
Se forti legami tu devi spezzare
Non disperare, corri, va,
Dillo a Gesù, a Gesù, a Gesù.
Caro Bambino, tu che sorridi
Da questa culla, guarda, guarda, guarda
Questo mio cuor che langue ed…
È solo e ha bisogno di Te.
Caro Bambino, la sera è fredda,
La notte è nera. Scorgi, scorgi
Questo mio cuor che langue.
E muore e vuol nascere in te.
Va, dillo a Lui che perdona,
Perdona e ti ama da sempre,
E’ Lui che la pace ridona
Non disperare, corri, corri, va
Dillo a Gesù, a Gesù, a Gesù.
Caro Bambino, rimani qui con me !
Stringimi forte, senti, senti, senti
Questo mio cuor che chiama Te !
3 – CINQUANTACINQUE ANNI DA ALLORA …
Caro Tito, devo dirti che sono doppiamente emozionato e commosso. Prima di tutto perché rivedo (dopo tantissimi anni) il testo e lo spartito del canto natalizio “Caro Bambino…” (che mi evocano tanti bei ricordi); e poi nell’apprendere (io che non ho Facebook) che un caro e vecchio amico come Pasquale Rudi aveva conservato tutto e che lo ha partecipato a chi lo segue su tale diffuso social internet, dopo, appunto, tanti decenni.
E c’è un rammarico.
Non sono stato in grado, non siamo stati in grado (come Euro Universal, come Parrocchia, come Comunità badolatese) di raccogliere, in questi ormai 55 anni da allora, tutte le canzoni religiose composte da noi Euro Universal e da Padre Silvano in una registrazione da diffondere (disco in vinile, in MC o in CD o altro formato magnetico).
Ormai do la colpa, come altre volte, al mio esilio, causato nel 1987-88 dagli Amministratori comunisti di allora (per niente lungimiranti), i quali hanno così provocato un grave danno alla cultura di Badolato e dintorni per avermi così tanto drammaticamente allontanato da Badolato (senza nemmeno dirmi il motivo) quando avevo già 38 anni ed ero sposato. Un “crimine”!…
In verità, dal 1969 in poi, almeno io non ero rimasto comunque con le mani in mano, appena composti questo ed altri canti religiosi. Infatti, su indicazione di Padre Silvano, nel 1971 (mio primo anno universitario nella Capitale) mi sono recato al Convento che gestisce la Basilica dei Santi 12 Apostoli (sull’omonima Piazza di Roma, vicino all’Altare della Patria) ed ho consegnato la nostra registrazione su nastro ad un frate francescano che si occupava di musica e realizzava dischi di musica sacra.
Purtroppo, la sua risposta è stata negativa; ed è proprio strano che non avesse ritenuto i nostri canti migliorativi e quindi degni di diffusione discografica.
Mi sono poi rivolto al maestro Marcello Giombini di Roma, di cui ero diventato amico, il sopra citato Autore della Messa Beat usata da noi Euro Universal dal 1968.
Ma in quel periodo egli era nel massimo del suo successo (anche come compositore di colonne sonore per film) e non mi ha dato adeguata retta, pur avendomi promesso che avrebbe ascoltato i nostri canti. Purtroppo, poi, mi sono reso conto che è una maledizione nascere in periferia e, in particolare, nel profondo sud, specialmente calabrese.
Infatti, confrontando i nostri canti con quelli composti e diffusi discograficamente da altri, avevo conferma che i nostri erano altrettanto degni. Infine, nel 1973 noi Euro Universal avevamo superato il provino del POP-ISLAM alla RCA di Roma (la maggiore e migliore casa discografica italiana, di proprietà statunitense) e si sarebbe potuto aprire per noi un futuro interessante musicalmente.
Purtroppo, la divisione, per vari motivi, del nostro gruppo non ci ha permesso di andare avanti e di significare. Non posso concludere questo paragrafo senza ricordare che un’altra colonna (soprattutto musicale, pure perché direttrice del coro parrocchiale) è ancora e da tanti decenni la signorina Vittoria Nisticò, che abita molto vicino alla chiesa.
4 – IL PRESEPE VIVENTE DI BADOLATO BORGO
Ritengo che la tradizione delle rappresentazioni natalizie (e non) in uso fin dal 1956 nella Parrocchia di Badolato Marina e, sebbene indirettamente, le tradizioni scenografiche religiose di Badolato Superiore … abbiano contribuito a ispirare e a dare vita al “presepe vivente” che viene realizzato, sotto Natale, da qualche anno al borgo di Badolato.
Non a caso l’iniziativa è stata presa e sostenuta principalmente dall’Associazione “Circolo Letterario Nicola Caporale” che fa capo alla famiglia della suddetta Luisetta Caporale e della nipote Myriam Rovito-Marino. Vi collaborano il Comune, la Pro Loco ed altre associazioni locali. L’appuntamento di questa quinta consolidata edizione “Badolato è culla per te” è per le ore 16.30 – 21.00 per le vie del borgo antico.
Tale manifestazione ottiene ogni anno sempre maggiore successo, pure perché fatta molto bene (fin nei minimi particolari) ed è suggestivamente incastonata nel borgo medievale di Badolato che è già di per sé stesso un “paese-presepe”.
Sempre più importante e lodevole è la partecipazione volontaria e gratuita di attori, comparse e maestranze utili a realizzare qualcosa di unico, nel contesto della ampia tradizione della rappresentazione della Natività.
E’ ancora utile ricordare che Badolato borgo è (tra tanto altro) pure sede di una delle più magnifiche, devozionali e spettacolari esecuzioni della Settimana Santa (in tutta l’area del Mediterraneo), tra cui spiccano l’imponente Via Crucis vivente del Sabato Santo e la “Cunfrunta” della Domenica di Pasqua.
Chi intende sapere di più può visitare i siti internet di Facebook relativi alle varie presenze religiose, come, ad esempio, la Parrocchia di Badolato Marina da cui siamo partiti << https://www.facebook.com/santiangelicustodibadolatomarina/ >>.
5 – BUON NATALE – BUONE FESTE – BUON ANNO NUOVO
Caro Tito, ti invio questa contestuale “Lettera n. 582” pure per augurare a te, ai tuoi familiari (in particolare al tuo nipotino Leonardo) un NATALE FELICE ED UN ANNO NUOVO SECONDO I MIGLORI DESIDERI DI TUTTI E DI OGNUNO.
Lo stesso AUGURIO va, di vero cuore, ai nostri lettori, specialmente a coloro che si mostrano più fedeli e soprattutto a coloro i quali ci riscontrano.
Tra le tante belle immagini natalizie beneauguranti presenti in internet, ho scelto questa della sfera (evidenziata nel sito << https://italoamericano.org/product/tri-colored-buon-natale-ornament/ >>) poiché ricorda il nostro mappamondo … e il nostro Mondo ha proprio bisogno di tanta tanta tanta Pace.
Non a caso l’augurio natalizio (evidenziato sopra la capanna di Betlemme) è “Gloria a Dio nell’alto dei Cieli e Pace in terra agli uomini di buona volontà”.
Non possiamo poi concludere questa lettera e preannunciare la prossima 583 senza ringraziare coloro i quali hanno ripreso e diffuso (sempre molto generosamente) anche nel corso dell’anno 2024 queste nostre Lettere come i consueti siti << www.lanuovacalabria.it >> (Rita Barone), << www.preserreedintorni.it >> (Franco Pòlito), << www.ecodellalocride.it >> (Antonio Tassone), e a volte pure il nostro sito comprensoriale << www.soveratoweb.com >> (Simone Musmeci).
A loro va la nostra riconoscenza e gratitudine, di tutto cuore! Allora, a presto (speriamo) e tanta cordialità a tutti, e Pace al Mondo intero!
ITER-City, domenica 22 dicembre 2024 ore 04.25 – Da 57 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore).
La foto mi è stata fornita dagli interessati – presa dal web libero e sicuro.