LETTERE A TITO: PACE PACE PACE MAI PIÙ GUERRE!
Basterebbe poco per evitare lutti e distruzioni. Basterebbe un po’ di buon senso e di gentilezza. Basterebbe ragionarci un minimo sul “pro” e il “contro” di ogni nostra azione, senza avventatezza e senza quell’orgoglio che acceca tutti e riaccende l’odio implacabile che, in alcuni casi, può durare millenni
di Domenico LANCIANO (www.costajonicaweb.it)
– BADOLATO (CZ) – 14 NOVEMBRE 2023 – Caro Tito, oggi (IERI, NDR) 13 novembre 2023 è la giornata mondiale della “Gentilezza”.
Sono assai lieto, pure per tale motivo, che questa cinquecentesima lettera riporti proprio una data così significativa.
Significativa pure in relazione ai grandi e preoccupanti problemi del mondo, come, ad esempio, tutti i conflitti armati in corso, tra cui la più straziante appare la guerra fratricida nella Terra Santa, se non altro perché a morire sono, in maggior parte, persone fragili (disabili, anziani, donne e bambini).
Dico e sottolineo “fratricida” poiché i due popoli (Ebrei e Musulmani) che si combattono ferocemente dal 07 ottobre derivano dallo stesso Padre Abramo.
PACE PACE PACE MAI PIU’ GUERRE
Ci torna così in mente l’episodio biblico di Caino che uccide il fratello Abele.
Oppure di Romolo che uccide il fratello Remo durante la controversia per la fondazione della città di Roma.
Si combatte quasi sempre per la terra dove abitare e sentirsi “casa” – “famiglia” – “comunità”.
Così, almeno apparentemente, si combatte tra Russia ed Ucraina (popoli fratelli) per ciò che si ritiene sia la propria terra. Altrettanto dicasi in Sudan, nell’Africa centro-orientale.
E nello Yemen, in penisola arabica.
Speriamo di no, però tutto sembra essere pronto per altri fronti di guerra fratricida tra Cina e Taiwan o in Corea … mentre in Italia, dagli anni 90, appare strisciante una guerra socio-economico-culturale e suprematista iniziata dal Nord leghista-padano contro il resto d’Italia, specialmente contro il Sud.
Altro che Fratelli d’Italia invocati da Goffredo Mameli nel suo Inno poi divenuto emblema musicale nazionale della Repubblica Italiana!…
Sembra proprio vero il proverbio “Fratelli coltelli” oppure “Parenti serpenti”.
Eppure basterebbe poco per evitare lutti e distruzioni. Basterebbe un po’ di buon senso e di gentilezza.
Basterebbe ragionarci un minimo sul “pro” e il “contro” di ogni nostra azione, senza avventatezza e senza quell’orgoglio che acceca tutti e riaccende l’odio implacabile che, in alcuni casi, può durare millenni.
Come dimostrano gli insanabili contrasti e le ricorrenti guerre tra alcuni popoli, specialmente in Medio Oriente.
Eppure, tutto ciò avviene spesso “in nome di Dio” oltre che a motivo del contenzioso territoriale o di altre rivendicazioni più o meno giuste e pertinenti!…
SALUTISSIMI
Oggi, 13 novembre 2023, giornata mondiale della gentilezza, più che una lettera vera e propria è una enunciazione, una INVOCAZIONE alla Pace.
Ma è anche un’utile occasione per ringraziare da parte mia, tanto tanto e di vero cuore, tutte le persone gentili della mia vita. In particolare le persone che mi sostengono molto gentilmente e generosamente in questo mio presente che fatica un po’ a diventare futuro.
Ovviamente, un ringraziamento a te, caro Tito, e a tutti i colleghi giornalisti che rilanciano queste nostre “Lettere” nonché ai nostri “gentili” lettori (in particolare a coloro i quali hanno pazienza e la bontà a riscontrarci, più o meno lungamente).
Un GRAZIE speciale a tutti coloro che educano alla pace e alla gentilezza, all’impegno sociale e all’Amore … a tutti coloro che sacrificano il proprio tempo e, spesso, la propria vita per gli altri e per la Pace. Un GRAZIE affettuosissimo agli “eroi del quotidiano”.
ITER-City, lunedì 13 novembre 2023 ore 05.59 – Da 56 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto” (con Amore).
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