LETTERE A TITO: UNA DEDICA A CHI MI VUOLE BENE
E’ una gioia constatare che c’è qualcuno che capisce dove c’è la qualità, il lavoro indefesso e soprattutto la dedizione e l’onestà
di Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)
– BADOLATO (CZ) – 10 LUGLIO 2023 – Caro Tito, finora non avevo dedicato una lettera esclusivamente a chi mi vuole bene, anche se queste “Lettere a Tito” (ormai giunte alla 473) , le “Lettere su Badolato” (rimaste alla numero 36 nell’autunno 2017) e tutti gli altri articoli sparsi non fanno altro che dichiarare ogni volta il mio immenso Amore verso la nostra Terra (cui in pratica ho davvero dedicato la mia esistenza) e verso Coloro i quali (di volta in volta o permanentemente) sento onesti ed affettuosi amici e compagni di viaggio in questo mio alacre cammino esistenziale (iter), personale e sociale, che ormai volge all’epilogo (necessariamente, date le condizioni generali).
E’ solo questione di tempo.
LA SETTIMANA DI DAVOLI (giugno 2023)
Trascorsa dal 16 al 25 giugno per la prima FESTA DEL NOME ITALIA (ed il conseguente PREMIO PRIMA ITALIA 2023), la settimana di Davoli (come ormai si può ben definire) mi ha permesso di avere conferme o smentite sulle persone che mi vogliono davvero bene.
Ho avuto delle piccole e grandi sorprese sia nell’uno che nell’altro modo.
Alcune di tali soprese mi hanno reso davvero molto molto felice, mentre alcune altre mi hanno persino indignato (pure perché da talune persone non me lo sarei mai aspettato). Purtroppo, c’è parecchia perfidia in giro!…
E’ la vita, comunque.
Ed è bene che ci siano “rivelazioni” nell’uno come nell’altro caso, per maggiore chiarezza esistenziale.
In fondo, si va avanti con le persone che ci vogliono più bene. E per mia fortuna ci sono e sono proprio tante.
Poi ci sono attestati (pubblici e privati) di amicizia ed anche di stima che ho ricevuto e che fanno piacere, specialmente alle fine di un’esistenza vissuta esclusivamente (e a proprie spese) per il “bene comune”.
E’ una gioia constatare che c’è qualcuno che capisce dove c’è la qualità, il lavoro indefesso e soprattutto la dedizione e l’onestà.
Devo dire che talune sincere attestazioni di stima e di affetto mi hanno addirittura commosso, non soltanto in Calabria ma anche qui in Alto Molise, al mio ritorno.
A costoro e a chi mi vuole bene (specialmente da sempre) è dedicata la presente “Lettera 473” con un ringraziamento altrettanto commosso e speciale.
Per alcuni è addirittura assai devoto. Da sempre a sempre.
Caro Tito, non mi dilungo anche perché chi ha voluto capire ha già capìto.
Personalmente continuerò (pur con le mie sempre più esigue forze) a dedicarmi al bene comune, così come sto facendo gradualmente fin dalla prima media del 1961-62 (quando ancora si studiava l’Educazione Civica che è stata l’inizio dell’Etica sociale attiva che mi sta caratterizzando da sempre, assieme a quella della “Prima Italia” mentre l’Etica familiare era già ampiamente presente e continua ad essere fortemente duratura).
Grazie ancora e sempre a chi mi vuole bene (sicuramente e molto sinceramente ricambiato al mio massimo possibile)!
A te, caro Tito, il mio rinnovato GRAZIE e i miei più cordiali saluti con un arrivederci alla prossima “Lettera n. 474”.
A presto!
ITER-City, sabato 08 luglio 2023 ore 06.18 – Da oltre 55 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto”.
Il cuore è stato preso dal web