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L’UFFICIO POSTALE DI CHIARAVALLE CENTRALE RIAPRE FRA LE POLEMICHE: “IL SINDACO MIMMO DONATO DOV’È?”

I consiglieri di opposizione Foti, Rauti e Maida interrogano il primo cittadino su una pesante nota sindacale firmata da Cgil e UuilPoste: “È a conoscenza di quello che succede o dobbiamo fare finta di niente per mantenere i buoni rapporti con Poste?”

di REDAZIONE

–  CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 18 APRILE 2025 –  “Dov’è il sindaco Donato?”. È la domanda che i consiglieri comunali di opposizione di Chiaravalle Centrale, Claudio Foti, Giuseppe Rauti e Vito Maida, rivolgono pubblicamente al primo cittadino, dopo l’emergere di una durissima nota sindacale firmata da SLC CGIL e UILposte, datata 15 aprile 2025.

CONDIZIONI INADEGUATE

Il documento, indirizzato ai vertici di Poste Italiane, denuncia le condizioni “gravemente inadeguate” in cui è stato riaperto l’Ufficio Postale di Chiaravalle Centrale, dopo gli interventi del progetto “Polis”. “Impianti antincendio fuori norma, sporcizia, arredi pericolosi e malfunzionamenti tecnici” sono solo alcune delle criticità segnalate. I sindacati parlano apertamente di “negligenza di natura aziendale” e “riapertura frettolosa senza opportune verifiche”.

Foti, Rauti e Maida chiedono al sindaco Domenico Donato “se sia a conoscenza della nota e del contenuto grave che mette in discussione sicurezza, igiene e rispetto delle normative nei luoghi di lavoro. Un interrogativo legittimo, dal momento che proprio Donato – ricordano i tre consiglieri – si è più volte assunto pubblicamente la paternità politica dei lavori”. “Ha rivendicato a più riprese il merito degli interventi al fianco di Poste.

E adesso che la realtà ci dice ben altro, dov’è finito? Perché questo silenzio sui ritardi nei lavori, sui disagi causati per mesi ai cittadini e su quanto denunciato oggi dai sindacati?”.

CHIUDERE GLI OCCHI O REAGIRE?

L’interrogazione si fa incalzante e amara: “Dobbiamo, forse, mantenere i buoni rapporti con Poste chiudendo gli occhi, come già fatto quando si è deciso di subire la chiusura dell’ufficio?

È questa la politica del sindaco?”, domandano i consiglieri, denunciando un silenzio assordante da parte dell’amministrazione comunale.