“MASCHICIDIO. UNA PROMESSA BUGIARDA DI FELICITÀ”, AMORE E MORTE NEL NUOVO LIBRO DELLA CATANZARESE DANIELA RABIA
Le donne a volte per fragilità altre per ingenuità pensano che a farle risplendere debba e possa essere per forza un uomo per poi scoprire che invece si brilla di luce propria e un amore malato spegne ogni barlume
di REDAZIONE
– CATANZARO – 29 GENNAIO 2025 – Daniela Rabia torna in libreria con “Maschicidio. Una promessa bugiarda di felicità”(Pellegrini editore).
UN ROMANZO CHE PARLA DI AMORE E MORTE E DI COSA ANCORA?
D.R. Un romanzo dedicato alla donna a cui mando un messaggio di raggiungimento della consapevolezza da sola senza dover attraversare la fase di un amore sbagliato.
Le donne a volte per fragilità altre per ingenuità pensano che a farle risplendere debba e possa essere per forza un uomo per poi scoprire che invece si brilla di luce propria e un amore malato spegne ogni barlume.
TRE PREFAZIONI DA PARTE DI TRE DONNE
D.R. Si una cugina Roberta Salvatori e due amiche Rosy Urso e Valeria Adriana Scopelliti che hanno scritto parole bellissime segno di aver interiorizzato la lettura e hanno deciso di conferirle un valore aggiunto, quello della loro penna.
IN UNA DELLE PREFAZIONI SI SPECIFICA CHE IL RACCONTO NON È UN INNO ALLA VIOLENZA. IN CHE SENSO?
D. R. Si, certo, il titolo è volutamente ironico e l’uomo non è il vero bersaglio della mia protagonista.
Lo è l’illusione d’amore, quella promessa bugiarda di felicità. Non dico altro per non svelare la trama.
COSA RAPPRESENTA PER LEI LA FELICITÀ?
D.R. Io parlo di felicità più al passato che al presente.
La mia felicità sta nei ricordi gioioisi.
Oggi penso di riuscire a costruire a fatica una serenità, di bere un caffè al bar, di passeggiare senza troppi pensieri.
E soprattutto non progetto nulla perché ho ben chiara la fallibilità dei programmi umani che si scontrano col nostro vissuto reale.
QUALE PERSONAGGIO DEL TESTO LE APPARTIENE DI PIÙ?
D.R. Tutti come sempre e nessuno perché nello scrivere e nel descriverli li ho già lasciati andare.
QUALE AUGURIO FA AL LIBRO?
D.R. Uno solo di essere letto da gente che la pensa come me e che non la pensa come me.
Di arrivare a tanti non per convincerli di qualcosa ma per farli riflettere su quel qualcosa.
IDEE E LUOGHI PER PRESENTARLO?
D.R. Tante, in particolare farò una presentazione a Reggio Calabria con l’associazione Biesse associazione culturale bene sociale, presieduta da Bruna Siviglia con l’amica Patrizia Canale, una a Vibo Valentia nella libreria Cuori d’Inchiostro di Francesca Griffo il cui pubblico mi ha ispirato la conclusione della storia, una nella mia città Catanzaro organizzata da Giusy Pino, coordinatore dell’Osservatorio per la violenza di genere per La Regione Calabria.
E poi varie altre.
UNA DEDICA
D.R. Specialissima e scontata a mia madre e a mio padre.