MASSIMO MALAVOLTI VINCE IL PREMIO “PANE QUOTIDIANO”, A PETRIZZI LA CERIMONIA DI CONSEGNA

Con “Questa notte”, il poeta bolognese si aggiudica il concorso letterario realizzato dall’Accademia dei Bronzi in collaborazione con il centro culturale “La Ritornanza”
di REDAZIONE
– PETRIZZI (CZ) – 12 MARZO 2025 – Con la lirica dal titolo “Questa notte”, Massimo Malavolti si aggiudica la prima edizione del premio di poesia “Pane quotidiano”, realizzato dall’associazione “Accademia dei Bronzi”, in collaborazione con il centro culturale “La Ritornanza” la cui premiazione si terrà nella “Casa delle Culture” di Petrizzi (Cz), venerdì 21 marzo, a partire dalle ore 15,30, in occasione della “Giornata mondiale della poesia”.
Con Massimo Malavolti, saranno inoltre premiati: Ettore Autunno (Melzo), per la lirica “Un bacio mai dato”, Giuseppe Galati (Acquaro), per “Ti parlo ancora”, Erminio Giavini (Milano), per “Stagioni”, Francesco Maria Mazzamurro (Parma), per “A mia madre”, Rosita Panetta (Torino), per “Ed io ti aspettavo papà”, Selene Pascasi (L’Aquila), per “Rose uccise sull’altare”, Francesco Potenza (Potenza), per “Stazione di passaggio”, Caterina Tagliani (Sellia Marina), per “Regalati un sogno” e Gilberto Vergoni (Cesena), per la lirica “Effimera bellezza”.
Avvocato, nato a Montese, un piccolo comune dell’Appennino modenese, Massimo Malavolti vive e lavora a Bologna. “Questa notte”, è una lirica carica di potenti suggestioni evocative, espresse con elegante sapienza compositiva e ricca di spessore semantico.
I brevi versi tratteggiano in modo essenziale e incisivo i contorni della notte, emblema dei variegati stati d’animo che si susseguono e di emozioni profonde che affondano le radici in ricordi lontani e, al contempo, vividi e sempre struggenti.
Si tratta di una sorta di buio dell’anima, gravata dalle fatiche quotidiane, dagli affanni di un vivere che spesso è dolente: è una sorta di dolore esistenziale, emblema della sofferenza comune a tutto il genere umano, turbato dalle vicende tormentate del mondo.
La bellezza della città di Bologna, con lo splendore delle sue architetture e la suggestione dei suoi cieli colorati e con la sacralità rilucente del duomo di San Luca, situato di fronte alla dimora dell’autore che, dal suo terrazzo, lo contempla e da cui si sente accolto ogni giorno, non basta a lenire quella sorta di torpore che sembra avvolgere il paesaggio, le case circostanti e, soprattutto, il cuore del poeta: solo l’oblio indotto dal sonno potrà forse recare ristoro all’animo in tumulto come il mare in burrasca.
Molto belle anche le poesie degli altri poeti finalisti. “I versi di Ettore Autunno – scrive Francesca Misasi, affermata poetessa, presidente della giuria – si accasano al forte rimpianto del poeta per un bacio mai dato o a volte negato, alla propria amata che ora non c’è più; un semplice bacio che avrebbe potuto essere tutta una vita quando la stessa vita può svanire in una sola notte”.
“Ti parlo ancora”, di Giuseppe Galati, invece, “è una poesia discreta, dai toni assorti, di ineffabile ed icastica bellezza in cui i versi svelano il forte legame di un amore che va oltre la vita stessa”, mentre “Stagioni” di Erminio Giavini “è una poesia di rara sensibilità che sfiora le atmosfere di una lucida disamina esistenziale sulla caducità della vita attraverso lo scorrere del tempo commisurato all’affermarsi delle stagioni e del modo in cui il tempo venga percepito”.
Intima, sofferta e di pregevole fattura è la lirica “A mia madre” di Francesco Maria Mazzamurro”, questore in quiescenza.
Nata in Calabria ma residente da anni a Torino, Rosita Panetta con “Ed io ti aspettavo papà”, propone “uno sguardo nostalgico e ineffabile sull’amore filiale che commuove e scuote la polvere umbratile del presente”. Poesia dal forte impatto emotivo è, invece, “Rose uccise sull’altare” dell’aquilana Selene Pascasi, avvocato e poetessa di grande qualità, vincitrice del Premio “Alda Merini” 2018, dell’Accademia dei Bronzi.
Con “Stazione di passaggio”, Francesco Potenza, avvocato e vincitore, lo scorso anno, del premio “Marco Polo” , propone, invece, “un delicato affresco di vita che coglie in una delle tante stazioni di passaggio”. Quella di Caterina Tagliani, è “una lirica che, attraverso un elegante linguaggio simbolico, l’uso di pregnanti metafore e il riverbero di intense suggestioni, accarezza la bellezza di un sogno in cui si coagula la speranza della pace”. Infine, Gilberto Vergoni, neurochirurgo, con “Effimera brezza”, si sofferma sulla “brezza profumata dei ricordi in cui la spensieratezza dell’infanzia si ritrova nel presente per vivere nel futuro in un miscuglio di sensazioni e di vibrazioni focalizzate in fugaci attimi di vita”.
Di buona qualità sono anche le poesie premiate con targhe di merito e medaglioni, tutte raccolte nel volume “Pane quotidiano” pubblicato in questi giorni dall’Accademia dei Bronzi, libro che sarà inviato gratuitamente da Vincenzo Ursini ad alcune importanti biblioteche pubbliche italiane.
Alla premiazione del 21 marzo, con Vincenzo Ursini, Francesca Misasi e Alessandro Randone, saranno presenti anche il sindaco e il vicesindaco di Petrizzi, Giulio Santopolo e Antonella Paonessa, l’assessore Jessica Alì e rappresentanti del consiglio comunale e delle associazioni locali. Ospiti della serata saranno: il M° Raffaele Provenzano, fisarmonicista, e Domenicantonio Bruno Tassone, medico di famiglia e cantautore. Previsto altresì un breve intermezzo poetico che realizzerà Silvia Battaglia con alcuni bambini di Petrizzi.
Alla Giornata della Poesia di Petrizzi, hanno aderito i seguenti poeti: Agresta Bernardina (Montepaone Lido), Alfano Anna (Napoli), Angotti Concetta (Lamezia Terme), Angotti Rosaria (Catanzaro), Autunno Ettore (Melzo, Milano), Basile Marisa (Luzzi), Calabrò Nancy (Reggio Calabria), Cantafio Angela Rita (Lamezia Terme), Capria Francesco Saverio (Catanzaro), Comi Luigi Gregorio (Caraffa), Conte Vincenzo (Girifalco), Cosco Paola (Catanzaro), Cribari Giovanna (Paola), Cuzzocrea Alessia (Reggio Calabria), D’Amico Francesco (Lamezia Terme), De Grazia Mariateresa (Cosenza), D’Elia Giovanni (Veglie, Lecce), Demasi Stefania (Pallagorio), Domeniconi Chiara (Modena), Donato Sebastiano Bernardo Ciddio (Roma), Farricelli Annamaria (Castellammare di Stabia), Ferorelli Dina (Bitetto), Galati Giuseppe (Acquaro), Intermite Maria Rosaria (Taranto), Landro Caterina (Riace).
E ancora: Laugelli Maurizio (Girifalco), Malavolti Massimo (Bologna), Mantella Angela Ada (Montepaone Lido), Marino Bruna (Catanzaro), Mercuri Cesare Teodoro (Lamezia Terme), Nardo Domenico (Vibo Valentia), Nicolazzo Silvana (Lamezia Terme), Passalacqua Vittorio (Patti, Messina), Pellegrinelli Monia (Occhiobello, Rovigo), Pometti Pietro (Corigliano-Rossano), Preite Antonella (Taurisano, Lecce), Prostamo Giuseppina (Briatico), Rotundo Rina (Catanzaro), Sancineti Ilina (Castrovillari), Sconza Alfredo (Amantea), Spagna Massimo (Gussago, Brescia), Spartaco Assunta (Casapesenna, Caserta), Tagliani Caterina (Sellia Marina), Tirotta Jolanda Anna (Bivongi), Veronesi Ilaria (Mercogliano), Vespari Marco (Catanzaro).
“Con questa iniziativa – ha dichiarato Vincenzo Ursini – intendiamo rendere omaggio alla vera poesia, quella che esplora l’universo umano, spesso intricato e pieno di violenza, ma dal quale emergono anche significativi messaggi d’amore e di pace”.