MODA, DIRITTO E IDENTITÀ: LA VISIONE DELLA CALABRESE STEFANIA GALLO

L’intervento a RadioCiak racconta l’ascesa di Fashion Law Italia
di REDAZIONE
– PRESERRE (CZ) – 24 MARZO 2025 – In un mondo in cui la moda corre veloce, il diritto resta spesso indietro. Ma c’è chi lavora per colmare questo divario.
È il caso di Stefania Gallo, fondatrice del progetto Fashion Law Italia, che nei giorni scorsi è stata ospite dell’emittente RadioCiak per raccontare la sua esperienza e visione di un settore tanto affascinante quanto complesso.
“In un settore in continua evoluzione come quello della moda e del lusso, conoscere e padroneggiare le regole è fondamentale”, ha esordito Gallo, evidenziando come il diritto della moda sia “una disciplina complessa e trasversale, ancora poco esplorata in molte realtà italiane, ma destinata a diventare sempre più centrale”.
Durante l’intervista, la fondatrice ha sottolineato l’intento del suo progetto: “Fashion Law Italia nasce per offrire un punto di riferimento specializzato per il settore della moda e del lusso. Il nostro impegno è duplice: da un lato, diffondere la conoscenza delle normative che regolano il sistema moda; dall’altro, affiancare imprese, designer e professionisti con un supporto legale altamente specializzato”.
Non si tratta solo di tutela legale, ma di visione e cultura d’impresa: “Trasformare le regole in un elemento di valore e crescita è il nostro obiettivo. Il sistema moda coinvolge aree del diritto tra le più disparate, dall’internazionale al tributario, fino alla privacy e alla sostenibilità ambientale”.
Un altro punto forte dell’intervista è stato il legame con il territorio: “La Calabria è la mia terra, le appartengo e mi appartiene profondamente. È una regione di straordinaria bellezza, di storia, di tradizione, ma soprattutto di talento. Un talento che troppo spesso resta nell’ombra, non per mancanza di capacità, ma perché servono più opportunità, più connessioni con il mercato globale, più strumenti per emergere davvero”.
Gallo non ha nascosto l’ambizione internazionale del suo progetto: “Il diritto della moda è destinato a diventare sempre più centrale nei prossimi decenni. Voglio contribuire a diffonderlo con un’espansione mirata, costruita con metodo e consapevolezza. Non ho mai avuto la fretta di arrivare, ma la determinazione di farlo nel modo giusto”.
L’artigianato calabrese resta però al centro della sua missione: “Nel settore della moda, purtroppo, la Calabria è rimasta indietro rispetto ad altre realtà italiane. Ma la moda non è solo lusso: è artigianato, creatività applicata, è il lavoro di tante piccole e medie imprese che ogni giorno costruiscono il Made in Italy”.
Ecco perché Fashion Law Italia guarda avanti, ma con solide radici: “Affianchiamo designer, imprenditori e artigiani in tutto il processo, dalla progettazione alla distribuzione, fino alla tutela del brand. Perché ogni fase è fondamentale”.
Il messaggio finale è un auspicio che suona anche come un manifesto: “Credo nelle radici, ma credo anche nelle ali. La Calabria ha bisogno di entrambi: di riscoprire il valore delle proprie tradizioni, ma anche di avere il coraggio di guardare oltre”.