“Posso ritenermi soddisfatto – ha spiegato il pilota calabrese – perché fin dalle libere del venerdì ero abbastanza veloce, anche se mi sono dovuto subito abituare alla vettura senza ABS, di cui invece è provvista nel campionato italiano”.
Una circostanza che non ha scalfito la voglia di stupire del driver leader del trofeo tricolore, anche perché “in queste occasioni – ha proseguito – c’è davvero tanto da imparare. Era per me la prima volta in Mobil 1 e mi sono reso conto che affrontare la pista in questa competizione è molto differente rispetto all’Italiano, perché i residui di gomme lasciati dalle auto di Formula Uno sono davvero tanti e bisogna adeguarsi al meglio e calcolare anche questi particolari”.
Venerdì, nelle libere, Iaquinta ha potuto coprire soltanto 4 giri, a causa di una girata alla variante della Roggia che lo ha costretto a fermarsi. Nelle qualifiche del sabato, il pilota calabrese stava concretizzando l’esperienza accumulata nelle libere, ma a causa di un rallentamento nel giro veloce si è trovato a perdere mezzo secondo che lo ha fatto scivolare al sedicesimo posto in griglia di partenza.
“Mi sono comunque rimboccato le maniche – ha spiegato Iaquinta – concludendo una gara che considero comunque soddisfacente perché ho combattuto fino alla fine, conducendo molti sorpassi e confesso che non è facile fare gare di rimonta qui a Monza. Ci tengo a ringraziare il team Ombra Racing e il centro Porsche Padova – ha concluso – che mi ha dato la possibilità di affrontare questa straordinaria esperienza, che arricchisce in modo davvero importante il mio percorso di pilota”.