18 Dicembre 2014
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MONTEPAONE (CZ) – A tavola con il “Pranzo di Natale” del Centro diurno
Evento storico che accomuna sanitari, istituzioni, famiglie e pazienti in un momento di convivialità e calore umano
Articolo di Gianni Romano (Il Quotidiano del Sud)
MONTEPAONE (CZ) – 18 DICEMBRE 2014 – In occasione delle festività natalizie il Centro Diurno dirigente responsonsabile Rosa Conca, che afferisce al Csm di di Montepaone Lido cui è direttore Salvatore Ritrovato, dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, ha organizzato il “Pranzo di Natale” che si è svolto ieri presso il Ristorante Il Pescatore di Montepaone lido.
E’ un evento storico, che si ripropone da diversi anni e si realizza con la partecipazione del Centro diurno di Catanzaro lido e delle Associazioni che da diversi anni lavorano in rete: Associazione di auto mutuo aiuto Ama Calabria di Squillace, Associazione famiglie disabili Afadi di Soverato, Associazione centro studio e promozione familiare Don Pellicanò’ di Isca Marina, l’associazione di auto mutuo aiuto Ave Ama di Catanzaro.
Le istituzioni sanitarie e le Associazioni di volontariato, con il proprio bagaglio di scienza e coscienza si incontrano per lavorare assieme nella quotidianità condividendo il principio dell’auto-mutuo-aiuto. Nell’ occasione privilegiata quale il Pranzo di Natale, attraverso il calore umano si abbracciano persone e famiglie e non solo patologie e diagnosi.
In questa ottica il Pranzo Sociale di Natale vuole promuovere divertimento e serenità organizzando tombolate, Karaoke, canti e balli per tutti i partecipanti. L’ obiettivo generale condiviso dalle Istituzioni presenti è “fare assieme” al fine di sviluppare, attraverso l’ impegno consapevole e costante, una cittadinanza attiva e non assistenziale che sceglie di prendersi cura di se stessa.
Gli operatori della salute e volontari sperimentiamo quotidianamente che l’isolamento non permette il raggiungimento di grandi livelli di soddisfazione e che non esistono persone in grado di realizzare il proprio benessere in solitudine. Ognuno, infatti,dipende affettivamente dagli altri e lo scambio di calore umano è una condizione sine qua non del benessere psicofisico di ciascuno di noi.
Sviluppare atteggiamenti prosociali e solidarietà tra le persone utilizzando le risorse e gli interventi di altri moltiplica le proprie possibilità e può contribuire significatamene a migliorare la qualità della vita della nostra comunità.
Al pranzo prenderanno hanno preso parte oltre 100 persone tra operatori di istituzioni della salute mentale, volontari e famiglie coinvolte in un percorso di crescita personale e sociale.