1 Maggio 2018
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MONTEPAONE (CZ) – MONSIGNOR BERTOLONE IN VISITA AL CSM
Pronto a sostenere struttura con iniziative utili per ulteriore crescita
Articolo e foto di Gianni ROMANO
MONTEPAONE (CZ) – 1 MAGGIO 2018 – Il vescovo della parrocchia Catanzaro – Squillace Mons. Vincenzo Bertolone, ha fatto visita al CSM di Montepaone Lido.
L’evento ha visto la partecipazione anche dell’assessore comunale Maria Assunta Fiorentino. “E’ stata una cosa realmente sentita”, ha detto il monsignore Bertolone, “poiché per anni ho abitato a Palermo, di fronte al manicomio della città e dunque ho maturato nel tempo un sentito interesse verso le persone affette da disagi psichici”.
Si è intrattenuto lungamente con il Direttore del Centro, Dr Luigi Apicella, toccando varie tematiche inerenti la salute mentale, a 40 anni dalla legge Basaglia, che ha sancito la chiusura dei manicomi in Italia, rivoluzionando la cura e l’approccio al disagio psichico.
Sono stati affrontati aspetti quali progressi fatti e criticità che permangono ed è emerso che si opera in forte carenza di personale, oltreche’ di strutture, seppure con i notevoli progressi in ambito psicofarmacologico e nel trattamento dei disturbi psichiatrici.
E’ intervenuta la Dr.ssa Rosa Conca, responsabile del Centro Diurno del CSM di Montepaone, che ha sottolineato l’importanza, accanto al trattamento farmacologico, della Riabilitazione, che restituisce una dimensione umana, ai soggetti affetti da disturbi psichici.
Toccante è stato poi l’intervento della madre di un utente del Centro Diurno del Servizio, che si è fatta portavoce anche di altri genitori che vivono le medesime sofferenze. Ha raccontato la sua storia e quella di suo figlio, che dopo tante peripezie e peregrinaggi per l’Italia, ha trovato nel Centro Diurno di Montepaone, una dimensione di umanità, accoglienza, calore, come si trattasse di una seconda famiglia, nella quale il ragazzo non si sente etichettato, osservato ma libero di esprimersi e di tirare fuori tutte le sue potenzialità.
Il vescovo, ha ascoltato questi vissuti di umana sofferenza con attenzione, empatia ed autentico interesse, mostrandosi pronto a sostenere il centro con tutte le iniziative utili ai fini di una sua ulteriore crescita.
Successivamente l’alto prelato è stato invitato a visitare i locali del Csm e gli spazi dove si svolgono le attività riabilitative. Nel lasciare il servizio ha infine affermato di essere stato favorevolmente impressionato dalla motivazione e dall’autentica passione degli operatori del Centro di Salute Mentale che si prodigano, seppure tra carenze e difficoltà, per la promozione della salute mentale fra gli utenti.