21 Agosto 2015
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MONTEPAONE (CZ) – NEONATA MORTA, PM ASCOLTA MADRE IN OSPEDALE (AGGIORNAMENTO)
Montepaone, veduta
Stretto riserbo sul contenuto del colloquio
di REDAZIONE
AGGIORNAMENTO DI OGGI 21 AGOSTO 2015 – ORE 22: 02
MONTEPAONE (CZ) – 21 AGOSTO 2015 – Prosegue senza sosta il lavoro degli inquirenti che si occupano del caso della neonata trovata morta a Montepaone, nel catanzarese.
Il sostituto procuratore Alessandro Prontera, titolare dell’indagine, oggi pomeriggio si e’ recato nell’ospedale di Soverato per interrogare la 32enne ucraina madre della piccola trovata morta all’interno di una valigia.
La donna, che da lunedi’ si trova ricoverata, aveva sostenuto di aver avuto un aborto spontaneo al terzo mese. Una versione apparsa subito poco convincente e contraddetta dai primi risultati dell’inchiesta. Incongruenze che hanno portato all’iscrizione della donna nel registro degli indagati.
Sul contenuto del nuovo colloquio con il pm viene mantenuto il piu’ stretto riserbo. Sempre oggi il magistrato dovrebbe ascoltare altre persone tra cui il marito, l’idraulico 40enne originario di Montepaone ma da anni residente a Varese.
AGGITORNAMENTO DI OGGI 20 AGOSTO 2015 – ORE 16: 07
MONTEPAONE (CZ) – Solo gli esami istologici potranno fare luce sulle cause della morte della neonata trovata chiusa in una valigia, lunedi’ scorso, in un appartamento di Montepaone, in provincia di Catanzaro.
Gli esami autoptici effettuati ieri nell’Universita’ di Catanzaro, e terminati a tarda ora, non hanno, infatti, chiarito nell’immediatezza ne’ le cause del decesso della piccola, ne’ se sia nata viva o meno. Il giallo del Catanzarese, quindi, si infittisce e allunga l’attesa e le ombre intorno alla famiglia che da Varese era venuta in vacanza in Calabria, regione d’origine del marito della donna che ha dato alla luce la bambina.
L’autopsia e’ stata eseguita dagli specialisti dell’Ateno Catanzarese, Giulio Di Mizio, Isabella Aquila e dall’anatomopatologo Santo Giovanni Lio. Sono stati loro a vagliare ogni aspetto medico legale, per oltre quattro ore, sul corpicino della neonata, ma solo gli esami di laboratorio potranno dare le certezze richieste dalla Procura di Catanzaro e dai Carabinieri della compagnia di Soverato che conducono le indagini.
C’e’ comunque una certezza: la bambina non e’ stata maltrattata. Sul suo corpo, infatti, non sono stati trovati segni di violenza. Una conferma venuta sia dalla Tac effettuata ieri, sia dai successivi esami. Questo complica il quadro il cui il delitto e’ maturato, dal momento che appare ancora piu’ difficile comprendere il perche’ la donna ucraina di 32 anni, sposata e madre di due figli, possa avere deciso di partorire nella piccola casa di vacanza, per poi chiudere il corpicino in una valigia riposta nell’armadio.
AGGIORNAMENTO DI OGGI 20 AGOSTO 2015 – ORE 7: 45 –
MONTEPAONE (CZ) – Arriva una prima verità: nessun segno di violenza è stato riscontrato dalla Tac sul corpo della neonata trovata morta due giorni fa in casa a Montepaone. L’esame è stato effettuato ieri prima dell’inizio dell’autopsia, svoltasi al Policlinico Universitario di Catanzaro.
Sempre ieri il sostituto procuratore di Catanzaro Alessandro Prontera ha affidato l’incarico collegiale a medici Giulio Di Mizio, Isabella Aquila e Santo Lio. Gli esiti dell’esame autoptico sono ritenuti fondamentali per le indagini in modo particolare perché dovrà accertare se la neonata è nata viva o morta.
L’autopsia è finita in tarda serata. I primi esiti saranno comunicati tempestivamente agli inquirenti, mentre la consulenza completa sarà depositata entro sessanta giorni.
AGGIORNAMENTO DI OGGI 19 AGOSTO ALLE ORE 19:20
MONTEPAONE (CZ) – I Carabinieri del Raggruppamento investigazioni scientifiche (Ris) di Messina hanno passato al setaccio l’appartamento di Montepaone, nel Catanzarese, dove e’ stato ritrovato il corpicino della bimba morta (e non un bimbo come trapelato inizialmente) appena partorita.
Da quanto appreso, la madre della bimba è stata iscritta nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Catanzaro. Un atto dovuto, e’ stato spiegato, per consentirle di nominare un proprio perito. Disposto, inoltre, il sequestro della cartella clinica, della placenta e dell’abitazione dove e’ avvenuta la scoperta.
La donna, dopo il parto in casa, si è presentata all’ospedale di Soverato per un malore. I medici hanno capito che aveva appena partorito ed hanno allertato i carabinieri. Giunti nella casa i militari hanno scoperto la neonata morta occultata in una valigia. Sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso. L’esame autoptico dovrà accertare se la bambina è nata già morta, se è stata lasciata morire o se sono state compiute violenze provocandone il decesso.
Nel primo caso scatterebbe l’accusa di abbandono del corpo del piccolo. Nel secondo di infanticidio. I carabinieri hanno sentito i genitori della neonata per ricostruire nel dettaglio la dinamica di quanto è accaduto. Sul posto è giunto anche il medico legale che ha effettuato una prima ricognizione esterna sul cadavere della neonata. Il pm di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro è stato informato dell’accaduto e ha diretto le indagini dei carabinieri.
Da quanto ci risulta la madre sarebbe una donna di origine ucraina mentre il padre, residente in Lombardia, sarebbe originario di Montepaone. Genitori di altri due figli, di dodici e otto anni, erano giunti da pochi giorni in Calabria per trascorrere le vacanze.
Da quanto di risulta l’uomo avrebbe dichiarato di non essere a conoscenza della gravidanza della compagna. La donna è ricoverata all’ospedale di Soverato, affiancata da uno psicologo per via dello schock subito.