MONTEPAONE (CZ) – Via i campeggiatori abusivi
Montepaone, panorama
Sgomberato il campeggio “senza regole” messo in piedi da alcuni cittadini dell’est europeo alla faccia del decoro urbano e del fatto che la zona è regolarmente transitata ed abitata
Fonte: articolo di Gianni Romano (Il Quotidiano del Sud, in precedenza denominato Il Quotidiano della Calabria)
MONTEPAONE (CZ) – 27 LUGLIO 2014 – Sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Soverato unitamente ai vigili urbani di Montepaone per ordinare la rimozione di un campeggio abusivo a cura di diversi cittadini dell’est europeo.
In modo autonomo avevano deciso di piantare, è il caso di dirlo, le tende in un’area di pregio davanti a stabilimenti balneari e ville residenziali. Queste persone, in barba alla più comune norma di igiene sanitaria, erano accampati accanto al fiume Caccavari e alla pompa di sollevamento fognario, senza acqua, senza luce e cosa ancora più indecente, senza nessun bagno pubblico.
Ma loro avevano scelto di fare le proprie cose “en plein air”, alla faccia del decoro urbano e del fatto che la zona è regolarmente transitata ed abitata.
Materassi come giaciglio di fortuna, sedie e tavoli di fortuna, un fornello a gas per cucinare, tutte queste cose avevano provocato una serie di proteste da parte dei cittadini agli organi preposti che, ora, hanno allontanato queste persone senza fissa dimora e in grave stato di degrado. Tutta l’area adesso dovrà essere bonificata a cura dell’Asl, in quanto i resti sul capo parlano chiaro.
Quando si parla di situazioni di marginalità, si parla di sgomberi e si dice che vengono messe in atto operazioni di bonifica ambientale dalla forza pubblica spesso si riferiscono allo sgombero di essere umani.
Viene data la notizia con un taglio positivo, è stato tolto il degrado. In realtà non è corretto usare questo termine nei confronti di esseri umani che si trovano in grave fragilità, spesso per mancanza delle istituzioni. Si confonde il problema della marginalità con decoro urbano e ordine pubblico.
Le parole “sicurezza” e “decoro” sono tra le più abusate degli ultimi tempi, “La sicurezza è al centro del dibattito politico, terreno di battaglia elettorale su scala sia locale sia nazionale; ispira vaste campagne d’informazione – scrive – si intende cioè la sicurezza in termini di incolumità personale, presidio poliziesco del territorio, protezione dai pericoli veri o presunti della vita urbana.
Il decoro è invece un concetti mimetico, che spesso si nasconde dietro parole come ‘legalità’ o ‘degrado’. Svolge una funzione importante perchè l’enfasi sulla necessità di tutelarlo legittima il fastidio, l’insofferenza, l’avversione manifestati da gruppi di cittadini e apre la via a un’inversione delle priorità. Il decoro della città diventa più importante delle persone, di certe persone, e quindi prevale sui diritti e le libertà.
Sicurezza e decoro formano un binomio al momento inestricabile, fonte quasi incessante di programmi politici, scelte amministrative, chiavi di lettura del presente, campagne d’opinione”.