25 Gennaio 2019
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MONTEPAONE, L’ULTIMO SALUTO A MASSIMO CARCHIDI
Celebrati funerali docente morto a 44 anni per un incidente in Corea
Articolo e foto di Gianni ROMANO
MONTEOAONE (CZ) – 25 GENNAIO 2019 – In un clima di grande commozione, si sono svolti i funerali di Massimo Carchidi docente dell’istituto per geometri “Giovanni Malafarina” di Soverato.
Carchidi di soli 44 anni era in vacanza in Corea dove è deceduto a seguito di un incidente. Molto conosciuto e stimato, nell’ambito della scuola era un professore amato dai suoi studenti e ben voluto dai suoi colleghi, celebrati i solenni funerali nella chiesa matrice Di San Giovanni Battista a Montepaone lido, presente l’amministrazione comunale con il sindaco Mario Migliarese, colleghi di scuola ed alunni.
Parole sentite quelle dell’omelia che ha invitato alla parola di Dio, intesa come resurrezione, la fede accanto a chi soffre,Dio è presente e vicino in simili circostanze,molte le persone presenti, da Gasperina suo paese natale, a Montepaone lido paese della sua residenza e da Soverato luogo dove svolgeva la sua professione di docente.”
E sui social nella pagina del “Malafarina” da subito i post, Ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto a Seul, capitale della Corea del Sud, Massimo Carchidi, docente all’Istituto tecnologico “Giovanni Malafarina” di Soverato.
A diffondere la notizia è stata la scuola nella quale prestava servizio. La sua scomparsa tragica e improvvisa ha destato commozione ed incredulità tra i colleghi al rientro dalle festività natalizie.
Massimo Carchidi era “un professore esemplare, amato da tutti. Un professore esemplare – hanno scritto – amato da tutti per la sua bontà, per la sua disponibilità, per la sua professionalità, per l’amore verso la scuola. Un punto di riferimento umano e professionale, figura aggregante per tutto l’Istituto.
In tutti noi resterà il ricordo della sua umanità, della sua passione ed impegno in ciò che faceva, del suo essere sempre disponibile a dare una mano agli altri, di aiutare i più indifesi e deboli, non a caso aveva scelto la professione di docente più affascinante ma più difficile: l’insegnante di sostegno.
Due cose hanno la forza di smuovere i sentimenti di ognuno di noi, dal profondo, l’amore e la morte. Ci si sente come spinti a fermarsi, anche per un solo attimo, a riflettere su chi siamo, a guardare la vita con gli occhi e il cuore “spalancati”.