MUSICA E DINTORNI, MONTEPAONE “RISCOPRE” SAVERIO MATTEI E NICCOLÒ JOMMELLI
Incontro di studi promosso da Ibimus Calabrese a Palazzo Pyrrò
di REDAZIONE
MONTEPAONE (CZ) – 30 DICEMBRE 2022 – Venerdì 16 dicembre, a Montepaone, nella Sala Convegni di Palazzo Cesare Pyrrò, ha avuto luogo l’incontro di studi dedicato a Saverio Mattei e Niccolò Jommelli, promosso e coordinato dal Prof. Francesco Paolo Russo, Presidente Ibimus, Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese, e trasmesso in diretta streaming.
L’iniziativa è stata realizzata con il contributo della Direzione Generale Educazione e Ricerca del Ministero della Cultura ed il patrocinio della Società Italiana di studi sul XVIII secolo, del Comune di Montepaone, della Parrocchia Maria SS. Immacolata in Montepaone, della Libera Associazione Culturale “L’Arca” e del gruppo studi – ricerche – archiviazioni “L’ Occhio del Pavone”.
In apertura dei lavori i saluti istituzionali e gli attestati di gratitudine e stima rivolti al Prof. Russo per aver deciso di realizzare la giornata di studi nel paese d’origine di Saverio Mattei e agli autorevoli relatori che ne hanno condiviso il progetto, da parte dell’Amministrazione Comunale, rappresentata dal Vicesindaco, Avv. Giuseppe Tuccio e dall’Assessore al Centro Storico, Avv. Isabella Venuto, di Giovanna Vecchio nella duplice veste di rappresentante della Biblioteca Cesare Pyrrò e dell’Associazione “L’ARCA”, di Massimiliano Cappuccino del gruppo “L’Occhio del Pavone”, «il cui supporto – ha detto il Presidente Ibimus – è stato determinante per l’ottima riuscita dell’evento».
L’incontro di studi, come da programma, è stato articolato in tre sezioni.
Nella prima parte, la tavola rotonda su Saverio Mattei e Niccolò Jommelli ha avuto come fulcro la “Musica e la Cultura a Napoli nel settecento” con le qualificate relazioni del Prof. Sebastiano Martelli, della Prof.ssa Milena Montanile, entrambi già presenti a Montepaone nel luglio 2017 per presentare il volume: “Saverio Mattei: Tradizione e invenzione” su iniziativa L’Occhio del Pavone, del Prof. Alessio Bottone, tutti e tre dell’Università di Salerno, della Prof.ssa Francesca Menchelli Buttini del Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, del Prof. Lucio Tufano dell’Università di Palermo, curatore del volume “L’elogio del Jommelli” di Saverio Mattei, stampato nel 1784 e ripubblicato l’anno successivo con alcune modifiche, la cui presentazione, oggetto della seconda parte, è stata affidata alle puntuali analisi della Prof.ssa Montanile sul Mattei e della Prof.ssa Menchelli Buttini sul Jommelli.
A seguire le riflessioni dello stesso Tufano, il quale, nel dichiararsi soddisfatto che del testo si discuta, per la prima volta, proprio nel paese che diede i natali al suo autore, ha evidenziato che: “l’Elogio, lungi dall’essere un documento asettico, parla di Mattei quanto di Jommelli e consente di meglio conoscere la personalità di un pensatore brillante e originale, dotato di vasta cultura classica ma attentissimo alle dinamiche culturali del suo tempo e capace di fornire utili chiavi d’accesso alla poesia, alla musica e all’estetica del XVIII secolo”.
Saverio Mattei, nato a Montepaone il 19 ottobre 1742 e deceduto a Napoli il 31 agosto 1795, nel ricostruire la biografia del Jommelli ne esalta la figura di eccelso compositore, elevandolo a massima espressione della “scuola napoletana” non solo per essersi imposto, grazie al suo talento, in tutta Europa ma anche per aver divulgato la tradizione musicale partenopea fuori dai confini del regno.
Protagonista della terza parte l’Ensemble “Gratiosi Ardimenti” composta da: Barbara Tucci, soprano, Francesca Donato, soprano, Francesca Sabrina Donato, traversiere, Cristiano Brunella, violino barocco, Fausto Castiglione, violoncello barocco, Donatella Chiodo, clavicembalo.
L’Ensamble, in un Concerto dal forte impatto emozionale per sonorità capaci di stupire e commuovere, nello straordinario scenario architettonico della Chiesa Matrice Maria SS. Immacolata, ha eseguito brani di M. Ierace (Sonata n.1 in re maggiore e Sonata n.4 in sol maggiore), di A. Vivaldi (dalla cantata “All’ombra del sospetto” I Recitativo – I Aria (Larghetto) “Avvezzo non è il core”), di L. Vinci (Sonatan.2 in sol maggiore) e alcuni Salmi musicati dal Jommelli sui testi tradotti dal Mattei (duettino primo “Le mie voci dolci querele” dal Salmo V; duettino secondo “Perché, oh Dio, perché mi è tolta” dal Salmo LXXXXIII; duettino terzo “Tu mi vedi, e in questo stato” dal Salmo LXXXVII).
Le tre fasi dell’incontro di studi hanno offerto l’opportunità di scoprire nuovi aspetti di due illustri “conosciuti” evidenziandone la modernità e il dinamismo culturale spesso in conflitto in relazione al contesto politico e socioculturale in cui sono vissuti.
Del Mattei, avvocato, letterato, musicista, suonatore di salterio, “teorico della drammaturgia classica e moderna, autore e revisore di libretti, corrispondente di Pietro Metastasio, di cui pubblicò per primo le lettere, fondatore della biblioteca musicale del Conservatorio della Pietà de’ Turchini, che custodisce la raccolta di musica più importante al mondo”, è emersa la sua personalità poliedrica di intellettuale a tutto tondo, il suo essere così erudito e sensibile ai cambiamenti; di lui è stato evidenziato il ruolo fondamentale nel far riconoscere alla musica dignità pari alla filosofia ed alla giurisprudenza, il suo impegno straordinario nella campagna di legittimazione della musica in quanto Arte e dei musicisti in quanto Artisti, il suo rispetto delle civiltà del passato per le quali “la musica è una scienza divina al di sopra dell’umana imbecillità”, la sua etica ed estetica, l’azione educativa testimoniata dall’utilizzo di un linguaggio comprensibile ai più nelle sue traduzioni dei salmi dall’ebraico originale, ed adattati al gusto della poesia italiana del tempo, in modo che musiche e canti fossero accessibili al popolo.
I lavori si sono conclusi con l’ augurio di riuscire ad implementare l’interazione tra territori, associazioni, istituzioni, gruppi di studio, università, per ulteriori sviluppi e una proficua divulgazione delle conoscenze.