“NEETWORKINGTOUR”, A COSENZA SI ACCENDONO I RIFLETTORI SU UN FENOMENO SOMMERSO
Riceviamo e pubblichiamo:
COSENZA – 20 MAGGIO 2022 – Ho avuto il piacere di partecipare a Cosenza al “NeetWorkingTour”, un’importante iniziativa itinerante di carattere nazionale promossa dal Ministero per le Politiche giovanili, insieme al Ministro Fabiana Dadone, alla Sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci e al Sindaco Franz Caruso. Il Tour nasce con l’obiettivo di informare i cosiddetti NEET (Not in Education, Employment or Training), giovani inattivi tra i 14 e i 35 anni, che non studiano, non lavorano e non partecipano a programmi di formazione, sulle tante possibilità messe a loro disposizione dal Governo e dalle istituzioni.
Il fenomeno dei NEET, purtroppo è particolarmente significativo nelle regioni del Mezzogiorno e, in particolare, in Calabria dove più di un ragazzo su 3 si trova in questa condizione.
Ciò, oltre a far aumentare il gap con le regioni del Centro-Nord e con il resto d’Europa, produrrà necessariamente nei prossimi decenni una massa crescente di disoccupati che difficilmente riuscirà a trovare un’occupazione, con ricadute anche sugli aspetti economici e sociali dei nostri territori.
Manifestazioni di questo tipo sono importanti perché possono accendere i riflettori su questo mondo, spesso sommerso.
Credo sia un dovere prioritario della politica e delle amministrazioni pubbliche moltiplicare le occasioni di confronto con questi ragazzi, “fuori dai palazzi”, ascoltandoli e dando vita ad interventi capaci di accompagnarli verso la loro realizzazione dal punto di vista scolastico e professionale. Come ho sempre sostenuto, i giovani devono essere la vera forza trainante per il riscatto e lo sviluppo della nostra regione.
Occorrono idee innovative e programmi coraggiosi per investire realmente sul futuro delle nuove generazioni. E alle iniziative bisogna accompagnare adeguate campagne di informazione e sensibilizzazione.
Non è raro, infatti, trovarsi di fronte a giovani, magari dinamici e propositivi, ma che si sentono totalmente spaesati, non essendo a conoscenza di tutte le possibilità messe in campo dalle istituzioni per supportarli nella realizzazione delle loro idee e dei loro sogni.