“NO” A SITO COMPOSTAGGIO A TORRE RUGGIERO, SCATTA LA RACCOLTA FIRMA
Torre di Ruggiero
Riceviamo e pubblichiamo:
– TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 7 OTTOBRE 2023 «All’incirca dieci giorni fa abbiamo avviato una raccolta firme sul “no” al sito di compostaggio , molto libera, seppur d’iniziativa della minoranza.
Il No è motivato da una serie di ragioni che sono facilmente comprensibili e nulla hanno a che fare con la bontà del progetto sulle compostiere.
Il progetto parte da un Accordo dell’attuale maggioranza con qualche cambiamento, che risale nel 2018.
Il progetto da finanziare era stato presentato in regione nel 2020 dall’attuale responsabile dell’area tecnica del Comune di Torre di Ruggiero, in cui il sito era stato ubicato altrove poiché non abbiamo contezza se non del fatto che c’è stata una variazione.
Nel 2021, prima dell’insediamento della minoranza in un consiglio comunale era stato presentato ma senza la presenza della minoranze.
Nel 2023, precisamente ad Agosto, è stata votato il progetto definitivo con assente un componente. Successivamente sono stati affidati i lavori ad una ditta del posto ma il sito è a meno di 500 m dalle abitazioni.
Ovviamente non potevamo esimerci dall’intervenire, ma nonostante gli appelli sono partiti i lavori. Abbiamo contestualmente agli appelli, avviato una raccolta firme che rappresenta in pochi giorni la metà della popolazione che ribadisce il NO.
NO perché nel centro abitato dove ci sono abitazioni, il Santuario e le attività di ristrutturazione, NO perché il Comune di Torre di Ruggiero non produce umido poiché viene riciclato dalla popolazione residente che alleva animali e fertilizza naturalmente il terreno.
Una opera di una portata di 80 tonnellate non è giustificabile ma soprattutto per il rischio che possa diventare un ecomostro in una zona in cui ci sono terreni coltivati e coltivabili.
Dopo aver avviato la raccolta firme, nonostante i lavori siano in corso, l’amministrazione ha deciso di fare un convegno per presentare la macchina non tenendo conto della minoranza, delle ragioni del “no” e soprattutto postumo ai progetti e lavori già in corso d’opera.
Tante cose devono essere verificate, tanti appelli sono stati ignorati e con un convegno in cui i partecipanti esterni agli amministratori sono il rup e responsabile dell’area tecnica, il progettista e il fornitore che presenterà la macchina, presumiamo che poco si possa risolvere, specie se successivo ad una espressa e chiara volontà della popolazione.
Ci riserviamo di proseguire la raccolta firme anche se il numero supera le 260 in un paese di poche anime e in pochissimi giorni».