“ORIZZONTE 2030 PER SATRIANO” RILANCIA: «MEGLIO VIVERE SU MARTE CHE STARE SULLE NUVOLE»
Riceviamo e pubblichiamo:
SATRIANO (CZ) – 30 GIUGNO 2021 – «Dei vari punti all’ordine del giorno del consiglio comunale dello scorso 24 giugno, l’ultimo avrebbe meritato una posizione sicuramente più importante perché: parliamo di un’opera strategica per tutto il comprensorio; il Comune di Satriano, da leader, gestisce 6.000.000 di Euro; la salute dei cittadini e del nostro territorio devono rappresentare priorità assolute.
E ancora: il non rispetto dei principi stabiliti dall’UE circa l’impatto ambientale (cfr.”do not significant harm”) comporterà multe salate che tutti noi cittadini pagheremo; realizzare un’opera non produttiva nel 2021, significa perpetuare un modus operandi ed una mancanza di visione politica tramandati alle generazioni di nuovi amministratori locali che, restano giovani, evidentemente, solo anagraficamente.
Il nostro Rappresentante, durante l’ultimo Consiglio Comunale ha preso parola in relazione all’ottavo punto dell’ODG, proprio quando le energie dell’unico cellulare a disposizione per la diretta e la registrazione di un evento pubblico così importante si sono esaurite (omissis…).
Pietro Curatola, ha voluto fare notare come la “presa di atto dell”intervenuta efficacia” circa la variante allo strumento urbanistico ADOTTATA (e mai approvata precedentemente) con Delibera CC n 9 del 12.11.2020 rappresenti un grave momento di vizio procedurale e di inosservanza della legge.
“Quando Orizzonte 2030 sosteneva che i 90 giorni di tacito assenso (anche se mai maturati) fossero non sufficienti per ottenere l’approvazione formale della variante in oggetto e che l’Ente di competenza Regionale doveva esprimersi tramite parere per poter procedere con i lavori per il depuratore e con qualsiasi atto, aveva ragione”.
Meglio vivere su Marte che stare sulle nuvole!
A conferma di ciò, come dichiarato in assemblea dall’assessore di competenza, nessun lavoro per il depuratore ha potuto avere inizio dalla data della famosa Delibera in questione del 12/11/2020.
Ancora più grave, politicamente, è il fatto che, la nostra richiesta formulata in sede di CC a Novembre 2020, di nomina immediata di un tavolo tecnico-politico per individuare integrazioni migliorative, rendere l’opera produttiva (recupero delle acque reflue al fine di un riutilizzo utile per tutti, capacità di produrre ricchezza dal rifiuto), più “verde”e al passo coi tempi, non sia mai stata presa in considerazione dai giovani amministratori di Satriano che non hanno mai voluto confrontarsi sul merito della questione, quando alla fine si è dovuto comunque aspettare il parere necessario della Regione per poter iniziare a dare il via ai lavori. Sette lunghi mesi in cui, invece di ironizzare, attendere o dire che troppo tempo sarebbe andato perduto assecondando idee interplanetari, si sarebbe potuto lavorare insieme.
Sarebbe stato doveroso e più responsabile impegnarsi per il miglioramento dell’opera, coinvolgendo anche gli altri Comuni interessati che invece, chiamati in causa – eccezion fatta per il Comune di Davoli -hanno rifiutato il confronto aperto risultando complici di un atteggiamento politico esclusivo ed antidemocratico ed “eventualmente” – nel caso in cui si verificassero i gravi vizi procedurali, fino ad ora riscontrati solo da Orizzonte 2030 in Consiglio Comunale- anche co-responsabili di un modo di operare poco trasparente e non rispettoso della legge, che avrebbe adottato l’Ufficio Tecnico di Satriano.