6 Novembre 2016
526
PALERMITI (CZ) – COMUNITA’ RIEVOCA POSA STATUA MADONNA DELLA LUCE
Evento risalente al 28 ottobre 1977, quando venne innalzata sulla colonna della fede, la statua della Madonna che viene venerata nella cittadina
Articolo e foto di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 4 novembre 2016)
PALERMITI (CZ) – 5 NOVEMBRE 2016 – A conclusione dell’anno della misericordia e all’inizio del nuovo anno pastorale, la comunità di Palermiti ha ripreso il cammino parrocchiale partendo dal santuario della Madonna della Luce.
Con una solenne celebrazione eucaristica, il parroco don Francescantonio De Gori ha voluto ricordare l’evento risalente al 28 ottobre 1977, quando venne innalzata sulla colonna della fede, simbolo religioso di Palermiti, la statua della Madonna della Luce, che viene venerata nella cittadina.
Con l’esortazione “Palermiti, non dimenticare, sii forte nella fede”, la posa della statua è stata rievocata domenica scorsa per onorare anche coloro che l’hanno realizzata. a cominciare dal parroco del tempo don Innocenzo Lombardo. La vicina chiesa è stata eretta negli anni Settanta con il contributo dei fedeli del luogo e degli emigrati, che volevano esprimere riconoscenza e gratitudine alla Madonna per tutte le grazie ricevute.
Il 6 agosto del 2000, su richiesta del parroco e dei fedeli, l’arcivescovo del tempo, mons. Antonio Cantisani, conferì il titolo di santuario “in perpetuum” alla chiesa di contrada “Lando”, dedicata alla Madonna della Luce la cui immagine apparve nel 1720 in località “Murorotto” e che, secondo la tradizione, giunse miracolosamente a Palermiti.
Nell’omelia, don De Gori ha fatto una vera e propria catechesi su “memoria, affetti e coraggio”. «Con il gesto odierno – ha puntualizzato – vogliamo fare memoria di Dio, della sua azione nella storia, del suo essersi fatto vicino a noi in Cristo, presente nella sua parola, nei sacramenti, nella sua Chiesa, nel suo amore, e progettare un futuro per la nostra comunità. Siamo tutti invitati a testimoniare la memoria di Dio, a partire dalle famiglie, che sono il cuore della comunità, onde aiutare i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti a conoscere e ad amare sempre di più il Signore; la fede è una delle avventure educative più belle, si costruisce la Chiesa e la società. Questo è il progetto che siamo chiamati a compiere: la vita è comunione con Dio, con i fratelli e con il creato, ed è forse la migliore eredità che noi possiamo lasciare».
L’evento si è concluso con l’omaggio floreale alla statua della Madonna.