PETRIZZI (CZ) – Come avvicinare le popolazioni locali all’Europa
Il tavolo dei relatori
Lo hanno spiegato i relatori del convegno “Petrizzi: città d’Europa: finalità, obiettivi e opportunità”. Le modalità per raggiungere questo obiettivo descritte dagli interventi sono molteplici e hanno come minimo comun denominatore l’impegno dal basso e la sinergia con e fra enti locali
Fonte: articolo di Dario Macrì (Il Quotidiano del Sud, in precedenza denominato Il Quotidiano della Calabria)
PETRIZZI (CZ) – 4 AGOSTO 2014 – “Petrizzi: città d’Europa: finalità, obiettivi e opportunità”. Questo il titolo di un convegno promosso dall’amministrazione comunale che ha visto la partecipazione di “Calabria Network” e dell’Unione Nazionale Pro Loco Italiane”.
Un incontro per promuovere programmi di lavoro che avvicinino la popolazione locale, con un occhio di riguardo ai giovani, all’Europa. Le modalità per raggiungere questo obiettivo descritte dagli interventi sono molteplici e hanno come minimo comun denominatore l’impegno dal basso e la sinergia con e fra enti locali.
Dopo i saluti del sindaco Domenico Paravati, padrone di casa, è stata la volta dell’intervento principale del dibattito, ad opera della promotrice dell’evento Maria Giorla: «Essere cittadini attivi è complesso – ha esordito l’assessore comunale – Spesso la si confonde con l’appartenenza politico-ideologica o con la militanza partitica. Le nostre comunità sono disgregate in piccoli gruppi che non dialogano tra loro e con le istituzioni, partecipano poco o niente alla vita comunitaria, sono distanti dalle istituzioni. Far partecipare i giovani al dibattito politico europeo tramite una cittadinanza attiva e partecipativa è dare voce alle loro opinioni e offrire una retroazione su come le loro preoccupazioni sono state ascoltate e tenute in considerazione. Per un giovane, essere cittadino attivo significa non solo beneficiare di opportunità che vengono offerte, ma avvicinarsi ad alcuni organismi della comunità di riferimento apportando il proprio contributo».
La Giorla ha poi approfondito alcuni strumenti per «fare cittadinanza attiva coinvolgendo i giovani», fra i quali i tavoli di lavoro e i consigli comunali dei ragazzi.
Raffaele Viscomi (Calabria Network) ha parlato di reti europee e mobilità internazionale.
Anna Giampà (delegata Unpli di Amaroni) e Salvatore Rotundo (consulente Formez – Regione Calabria) hanno illustrato l’importanza di avviare i cosiddetti «gemellaggi europei» per i piccoli comuni, facendo degli esempi pratici.
Un gemellaggio europeo consente di avviare partenariati per partecipare a bandi europei, favorisce lo sviluppo della cooperazione fra enti, sostiene la mobilità internazionale di giovani e meno giovani, promuove il turismo del territorio, aiuta le imprese locali ad espandere i propri mercati e implementa concretamente l’integrazione europea.
Il convegno ha avuto una lunga coda di interventi del pubblico presente: un primo piccolo passo di «progettazione partecipata».