17 Febbraio 2019
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PIOVE, MA IL BELTRAME È A SECCO
Chiediamo che siano misurate le quantità d’acqua prelevate e le contemporanee portate che restano per verificare se la quantità di acqua prelevata è nei limiti di legge
Riceviamo e pubblichiamo:
SOVERATO (CZ) – 17 FEBBRAIO 2019 – «Il 15/02/2019 ha piovuto ma il torrente Beltrame è a secco.
Gli scriventi Ing. Aldo Perrotta e Ing. Giuseppe Voci abbiamo informato in data 30/11/2018 agli Enti aventi competenza in materia di tutela del territorio o aventi un interesse su detto problema sulla grave situazione che riguarda in special modo il corso d’acqua Beltrame ma che interessa, anche se in misura minore, anche il torrente Ancinale.
In particolare abbiamo inviato comunicazione scritta tramite email certificata (PEC) ai seguenti Enti: GAL Serre Calabresi, Sindaco del Comune di Petrizzi, Sindaco del comune di Soverato, Sindaco del comune di Montepaone, Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri Catanzaro, Gruppo Carabinieri Forestali Catanzaro, Prefettura di Catanzaro, Ordine degli Ingegneri di Catanzaro, Ordine degli Architetti di Catanzaro, Ordine Agronomi di Catanzaro, Assessorato all’Ambiente Amministrazione Provinciale di Catanzaro, Assessorato all’Ambiente Regione Calabria, Comando Compagnia Carabinieri di Soverato, Ordine dei Geologi della Calabria.
Nella comunicazione abbiamo reso noto che il prelievo di acqua dal torrente Beltrame è tale da alterare l’equilibrio idrogeologico di tutto il territorio interessato dal suddetto torrente.
L’acqua del torrente Beltrame viene deviata a fini idroelettrici dal corso naturale senza alcuna restituzione nel corso medesimo e senza rispettare le misure di salvaguardia delle condizioni di vita a valle delle opere di presa.
Il danno causato da questo prelievo riguarda non solo la salute del corso d’acqua ma tutto il sistema idrogeologico della zona interessata compreso il tratto di costa in cui il torrente sbocca.
La mancanza d’acqua nel torrente Beltrame produce una modificazione del sistema idrico delle falde che alimentano i serbatoi di accumulo necessari durante i mesi secchi.
Le conseguenze generate da tale situazione interessano anche il tratto di costa accentuando fenomeni di erosione già in atto, in quanto vengono meno gli apporti di materiale solido trasportati dalla corrente fluviale e necessari al ripascimento della costa.
Rinnoviamo l’appello a tutti gli enti preposti a che vengano intraprese azioni necessarie per ripristinare le condizioni di equilibrio naturale attraverso il ripristino delle portate prelevate.
Chiediamo che siano misurate le quantità d’acqua prelevate e le contemporanee portate che restano per verificare se la quantità di acqua prelevata è nei limiti di legge.
Non lasciamo morire il torrente Beltrame e tutto il suo bacino».
Ing. Aldo Perrotta e Ing. Giuseppe Voci