1 Novembre 2015
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PLATANIA (CZ) – MESSA SPECIALE IN RICORDO DEI GIOVANI DEFUNTI
Funzione religiosa piena di ricordi e speranza
Articolo e foto di Lina Latelli Nucifero
PLATANIA (CZ) – Si è svolta nella Chiesa di San Michele Arcangelo di Platania, nel catanzarese, la celebrazione eucaristica, adombrata di ricordi e speranza, per onorare la memoria dei giovani del piccolo centro del lametino prematuramente scomparsi nel corso degli anni 2012 – 2015.
Una speciale celebrazione religiosa presieduta da Monsignor Giuseppe Ferraro, che ha visto la partecipazione di tanti fedeli i quali, stringendosi con affetto intorno ai familiari che ancora sono nel pianto, si sono raccolti in preghiera.
All’inizio del sacro rito, davanti a tutta la comunità visibilmente commossa, sono stati letti i nomi delle giovani vite spezzate: Fiorella, Franco, Mario, Aldo, Licia, Simone, Raffaele, Roberto, Antonio, Antonello, Maria, Michele e Antonio. «La luce che emana la Croce di Cristo – ha detto monsignor Ferraro nel corso della omelia – ci fa comprendere il mistero della sofferenza. Infatti solamente nella morte di Cristo in croce troviamo risposta ad essa e comprendiamo che le nostre vie di dolore sono ora aperte alla speranza in quanto illuminate dalla certezza della risurrezione. L’incontro con la tenerezza e l’amore Dio in questa chiesa, luogo di preghiera e di solidarietà, porti al vostro cuore luce e serenità».
Della stesso parere don Pino Latelli che ha aggiunto: «La fede nel risorto è forza che ci sostiene nell’ora del pianto e del dolore, vie dolorose che si aprono all’annuncio di una grande speranza: il Signore Gesù non solo vince la morte ma è anche solidale con tutte le nostre vicende, con tutti i nostri dolori sino alla morte».
A conclusione del sacro rito , improntato sulla fede e sulla speranza, il parroco don Pino Latelli, ha concluso con queste toccanti parole: «Il Signore, che non abbandona nessuno nella sofferenza, dunque, asciughi le vostre lacrime, consoli il vostro dolore, vi aiuti a non stancarvi mai di rivolgervi a Lui nella preghiera, e la Chiesa, nostra madre, possa sostenervi sempre nelle asperità della vita».