POMPE DI SOLLEVAMENTO SOTTO SEQUESTRO A STALETTÌ, I CHIARIMENTI DEL SINDACO
Gentile: “Sono già in esecuzione i lavori di ripristino della funzionalità delle stazioni di sollevamento che la ditta appaltatrice dovrà consegnare e collaudare entro il prossimo 10 luglio”
di Domenico NARDA
– STALETTì (CZ) – 14 GIUGNO 2024 – In seguito al sequestro delle pompe di sollevamento del comune di Stalettì avvenuta qualche settimana fa da parte della Guardia Costiera di Soverato e l’irrogazione di una multa di 600 mila euro a causa del malfunzionamento degli impianti, il sindaco della cittadina jonica Mario Gentile, ha convocato in questi giorni una conferenza stampa per chiarire i contorni della vicenda.
La relazione del nucleo operativo di polizia ambientale che così recita “Dai controlli effettuati è emerso che tutte e sette stazioni di sollevamento, costituite da vasche in cemento armato, sebbene fornite di collegamento ad altrettante cabine Enel, risultavano prive di alimentazione elettrica, non funzionanti ed in avanzato stato di degrado.
I reflui fognari in arrivo nelle predette vasche venivano sversati, tramite tubazioni, in vicini canali di acque superficiali senza essere sottoposti ad alcun ciclo depurativo causando così l’inquinamento dei corpi recettori e dell’ambiente circostante” non sembra lasciare dubbi sulla negligenza del governo locale, ma il primo cittadino ha una versione diversa degli avvenimenti.
Infatti quest’ultimo precisa, che già all’indomani dell’insediamento della nuova compagine amministrativa, avvenuta circa un anno fa, è stato effettuato, assieme al responsabile dell’ufficio tecnico, un sopralluogo nel territorio (esattamente nel giugno 2023) dove sono state rilevate “criticità” in alcune stazioni di sollevamento, vetuste e mal funzionanti o completamente ferme.
Quadro che d’altra parte, era stato già denunciato nel corso della campagna elettorale e aggiunge che, anche senza controlli diretti, la mancanza di efficienza nel tempo, a partire dal 2019, si può evincere dal decrescere costante degli importi delle fatture di erogazione dell’energia elettrica per l’attività delle pompe.
In quell’occasione, continua il sindaco, ci siamo subito rivolti all’Ente regione che ci ha prontamente assistito, riconoscendo l’urgenza, con l’erogazione di un finanziamento tampone di 160 mila euro.
Grazie a questi soldi, conclude Mario Gentile, sono già in esecuzione i lavori di ripristino della funzionalità delle stazioni di sollevamento che la ditta appaltatrice dovrà consegnare e collaudare entro il prossimo 10 luglio e un nuovo finanziamento di 450 mila euro già richiesto, consentirà di mettere in sicurezza l’intero impianto fognario, evitando che in futuro ci possano essere episodi del genere.
Nel suo intervento l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pellegrino, ha descritto nel dettaglio il funzionamento degli impianti di depurazione e la loro ubicazione.
Così Stalettì fruisce di due depuratori, uno esclusivo del comune, posto in località Coscia di Copanello e l’altro, consortile che serve anche i comuni di Montauro e Montepaone nei quali le pompe di sollevamento, che sono poste ad una quota più bassa, a volte in prossimità del mare, spingono i liquami.
La novità in quello che sta facendo l’amministrazione, conclude l’assessore, è l’assegnare ad una ditta specializzata manutenzione e controllo delle stazioni, che fino ad oggi fruivano di interventi episodici e neanche tanto mirati.
Questo consentirà alle macchine, che comunque sono sottoposte ad usura, di avere una durata ed un rendimento migliore.
E’ appena il caso di accennare al fatto che la scogliera di Stalettì è un SIC (Sito di Interesse Comunitario), sottoposto a tutela e che sversamenti di liquami senza adeguata purificazione rischiano di far saltare il delicato equilibrio dell’ambiente marino.
D’altra parte la pesante eredità lasciata dagli insediamenti abitativi sulla costa, spesso abusivi, costringono gli amministratori locali a trovare soluzioni non facili per salvare il salvabile.