15 Agosto 2018
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PONTE MORANDI CATANZARO, ANAS RASSICURA
Dopo psicosi social per crollo Genova
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 15 AGOSTO 2018 – Tre milioni 400.000 euro per preservare quella che l’Anas considera a tutti gli effetti un’opera d’arte oltre che un’infrastruttura fondamentale per la citta’ di Catanzaro.
Si tratta del viadotto Morandi-Bisantis, il simbolo della citta’. Realizzato negli anni Sessanta e progettato da Riccardo Morandi, il ponte collega il centro del capoluogo della Calabria con i quartieri a ovest e a sud, oltre che, attraverso la statale 280 dei Due Mari, con l’autostrada. Migliaia di persone e centinaia di auto vi passano sopra ogni giorno.
Per questo la tragedia di Genova ha scatenato la psicosi sui social, essendo stati il viadotto crollato e quello catanzarese concepiti dallo stesso progettista, una delle massime autorita’ dell’epoca in materia. E’ l’unito punto in comune fra i due manufatti, le cui strutture sono completamente differenti, ma tanto e’ bastato per scatenare fra i catanzaresi timori infondati, riversati sul web, per la tenuta dell’opera.
L’ingegner Marco Moladori, responsabile dell’area compartimentale Anas per la Calabria, interpellato dall’Agi, rassicura tutti: il viadotto Morandi-Bisantis (dal nome del presidente della Provincia che volle l’opera) e’ sotto costante monitoraggio. “Si tratta di un’opera – spiega – straordinaria sotto tutti i punti di vista che va preservata per noi e per i nostri figli”. Il “restyling” e’ gia’ in corso, come testimoniano le impalcature che “imbracano” le poderose strutture del ponte, tra i piu’ alti in Europa e nel mondo a campata unica.
“Da due anni – spiega Moladori – meta’ del nostro budget e’ destinata alla manutenzione delle opere d’arte, e fra queste rientra il Morandi di Catanzaro, a cui sono destinati 3 milioni 400.000 euro in 3 lotti: la prima tranche di interventi, pari a un milione, e’ gia’ in corso. A settembre inizieranno altri lavori per un milione 400.000 euro.
Si tratta di interventi necessari per prevenire il degrado dell’opera, nell’ambito di una programmazione che non puo’ essere dettata dall’emergenza, ma dev’essere pluriennale”. Non si tratta, del resto, della prima volta che l’azienda delle strade interviene sul grande viadotto catanzarese (non l’unico esistente in citta’, data anche la presenza della tangenziale ovest con un ponte sorretto da piloni e realizzato successivamente), visto che lavori per 200.000 euro furono portati a compimento lo scorso anno.
La costruzione di una via d’accesso alla citta’ dal versante occidentale, sulla vallata della Fiumarella, fu stabilita gia’ negli anni Cinquanta dalla Provincia sotto la presidenza di Bisantis, fu poi il nuovo presidente Aldo Ferrara a commissionare alla societa’ Sogene di Roma la costruzione dell’opera. Costo preventivato due miliardi di lire. Il viadotto, costruito in calcestruzzo armato, fu inaugurato nel 1962, in pieno “boom” economico. Divenne il simbolo della citta’ e nel 1963 fu immortalato in alcune sequenze del film “la ballata dei mariti”.
E’ composto da una sola carreggiata a tre corsie, due in direzione sud ovest e una nella direzione opposta, con spazi pedonali. All’epoca della costruzione era il secondo ad arco singolo nel mondo per ampiezza della luce, dopo lo svedese Sandobron. Oggi e’ fuori dai primi 20 posti di questa classifica internazionale, ma resta, secondo gli esperti, una pietra miliare nella storia dell’ingegneria mondiale.