12 Settembre 2019
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PORTO BADOLATO, BOVA: «ATTENZIONE ALLE INFILTRAZIONI CRIMINALI»
Il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta interviene sulla decadenza della concessione della gestione dell’area a Salteg srl
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 12 SETTEMBRE 2019 – «La decadenza della concessione demaniale sul porto di Badolato che il Comune ha notificato alla Salteg srl merita una seria riflessione politica e un approfondimento tecnico-amministrativo».
È quanto scrive in una nota stampa il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, on. Arturo Bova, intervenendo sulla vicenda rilanciata da alcune testate giornalistiche calabresi.
«Stanti le diverse vicissitudini legali che hanno coinvolto il porto di Badolato negli anni e le circostanze che hanno indotto gli amministratori di Salteg srl a costituirsi parte civile nei processi contro le cosche di ‘ndrangheta che hanno manifestato interessi nei confronti dell’area portuale, risulta di difficile comprensione e valutazione politica la decisione che oggi intende porre fine alla gestione della struttura portuale da parte della società modenese», aggiunge Bova.
«E soprattutto: alla luce degli acclarati interessi criminali nell’area portuale e certificati da solide inchieste giudiziarie, preoccupa e non poco la possibilità che il provvedimento di decadenza che è stato notificato possa aprire la strada all’infiltrazione criminale per il tramite di società prestanome o compiacenti. Ho già dato mandato per espletare le formalità di accesso agli atti e avere una visione più chiara dell’accaduto», prosegue il presidente.
«Mi sarei aspettato – continua Bova – una certa duttilità nel cercare di salvaguardare e non interrompere un rapporto con una impresa che non ha avuto esitazione alcuna nel rivolgersi alla Autorità Giudiziaria in terra di Calabria.I calabresi sanno bene quanto siano importanti i buoni esempi e come la lotta alla criminalità organizzata produrrà i suoi effetti solo nel momento in cui il ceto produttivo-imprenditoriale deciderà di recidere ogni forma di legame con con le mafie.
Ma non vorrei che si avallasse, ancora una volta, quella tesi secondo cui la ‘ndrangheta da’ lavoro mentre lo Stato lo toglie, o l’altra secondo cui se vuoi lavorare devi avere a che fare non con le Istituzioni ma con i referenti locali di una cosca».
Infine, Bova conclude: «Resta inteso che se il provvedimento del Comune portasse ad un nuovo bando per l’assegnazione della gestione dell’area portuale, la Commissione che presiedo, assieme alle istituzioni preposte, terrà alta l’attenzione sulla procedura e sui suoi effetti».