PRESERRE, AREE INTERNE AL COLLASSO: SCUOLE CHE CHIUDONO E PAESI CHE SI SVUOTANO
Pungitore (Onamia): “Il lavoro e le nuove tecnologie possono salvare la Calabria, ma serve una visione condivisa”
di Franco POLITO
PRESERRE (CZ) – 27 GENNAIO 2025 – La chiusura della scuola dell’infanzia paritaria “A. Fiorentino” a Gasperina, nel cuore della Calabria, è un campanello d’allarme che risuona forte in tutta la regione. Il piccolo comune, stretto tra le colline della provincia di Catanzaro, ha annunciato la dolorosa riconversione della struttura in asilo nido, una decisione giustificata dal drastico calo delle nascite.
«Due scuole dell’infanzia non sono più sostenibili in un centro di appena 1.550 abitanti » ha spiegato il sindaco Gregorio Gallello nella sua lettera aperta ai cittadini.
Ma dietro questo caso specifico si cela una realtà ben più ampia.
«Quello che accade a Gasperina è solo la punta dell’iceberg» ha dichiarato Francesco Pungitore, direttore tecnico dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale di Torre di Ruggiero, docente e giornalista.
«È il sintomo di una Calabria che si spopola, con paesi che si svuotano e servizi essenziali che spariscono, lasciando le aree interne sempre più marginalizzate».
Il declino demografico e lo spopolamento non risparmiano nessuno: dalle grandi città ai borghi storici, il fenomeno sta erodendo il tessuto sociale ed economico della regione.
Le scuole, simbolo e presidio di comunità, sono tra le prime vittime.
Le linee guida regionali sono chiare: meno di 20 iscritti in una scuola dell’infanzia o 35 in una secondaria di primo grado, e il plesso rischia la chiusura.
Numeri che, per molti comuni calabresi, sono ormai irraggiungibili.
«La chiave per fermare questa emorragia è il lavoro” sottolinea Pungitore, che ha denunciato questa crisi nel suo romanzo “Mala tempora! Viaggio a Sud” già presentato a Chiaravalle Centrale, alla presenza dell’on. Wanda Ferro e del Procuratore Salvatore Curcio tra i relatori.
«Senza opportunità concrete, le persone continueranno ad andarsene.
Con l’Osservatorio stiamo puntando sulle nuove tecnologie come base per rilanciare il territorio, ma è un percorso lungo che richiede visione e collaborazione tra istituzioni, comunità locali e imprese».
L’idea è chiara: intelligenza artificiale, automazione e innovazione digitale potrebbero trasformare le aree interne in laboratori di sviluppo sostenibile, capaci di trattenere i giovani e attrarre nuove energie.
Tuttavia, il tempo stringe.
Come ammonisce Pungitore, «non possiamo più permetterci di rincorrere le emergenze.
Dobbiamo pianificare il futuro con coraggio, per evitare che il destino di Gasperina diventi quello dell’intera regione».
Nel frattempo, il sindaco Gallello guarda con preoccupazione ai prossimi anni: «Dovremo impegnarci per salvaguardare anche l’altra scuola dell’infanzia del paese».
Un monito che non lascia spazio a dubbi: se non si agisce subito, il futuro della Calabria rischia di scivolare via, insieme ai suoi abitanti.
In un quadro che non brilla certo di luce abbagliante, nuove speranze arrivano, invece, dalla parole di Fabio Guarna, dirigente scolastico dell’IIS “Fearrari” a Chiaravalle Centrale: «Lo scorso anno – ha evidenziato – nonostante il calo demografico, la scuola di Chiaravalle ha avuto un importante aumento d’iscrizioni rispetto agli anni precedenti!».