31 Ottobre 2015
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PRESERRE (CZ) – CALABRIA A BASSO RISCHIO ATTACCO TERRORISMO
E’ quanto emerge dall’Italian Terrorism Infiltration Index 2015 ideato dall’Istituto Demoskopika
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 31 OTTOBRE 2015 – Lombardia e Lazio sono le regioni piu’ esposte allla possibilita’ di attacchi terroristici; la Calabria e’ tra quelle a minore rischio. E’ quanto emerge dall’Italian Terrorism Infiltration Index 2015 ideato dall’Istituto Demoskopika che ha tracciato una mappa delle regioni piu’ a rischio potenziale di infiltrazione terroristica.
“Nell’ultimo decennio – si legge nel rapporto – sono stati portati a termine poco meno di 100 attentati di matrice terroristica in Italia, oltre 7 mila le intercettazioni autorizzate per indagini di terrorismo interno e internazionale. Ben 179 le vittime italiane civili e militari che hanno perso la vita perche’ coinvolte in attacchi compiuti in dodici paesi: Usa, Afghanistan, Indonesia, Arabia Saudita, Iraq, Egitto, Inghilterra, Israele, India, Nigeria, Pakistan e Marocco. Due le regioni italiane che, rispetto alle altre realta’ territoriali, risultano piu’ esposte al rischio potenziale di infiltrazione terroristica: Lombardia e Lazio. Seguono, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Toscana e Campania.
A guidare la graduatoria la Lombardia, – si sottolinea – che con un punteggio pari a 10, risulta l’unica regione italiana a collocarsi nell’area a piu’ alto rischio potenziale di infiltrazione terroristica. A seguire la regione Lazio (6,48 punti), l’Emilia Romagna (4,27 punti), il Piemonte (3,47 punti) ed il Veneto (2,67). Medesimo posto in graduatoria per Toscana e Campania che hanno totalizzato 2,40 punti ciascuna.
Le rimanenti realta’ regionali, seppur con perfomance differenti, si sono posizionate nell’area a basso rischio potenziale di infiltrazione terroristica con un ranking tra 0,01 e 2 punti: Trentino Alto Adige (1,75 punti), Liguria (1,64 punti), Calabria (1,08 punti), Marche (0,96 punti), Sardegna (0,87 punti), Friuli Venezia Giulia (0,81 punti), Puglia (0,63 punti), Sicilia (0,46 punti) e Umbria (0,45 punti). In coda si collocano, Abruzzo (0,18 punti), Basilicata (0,02 punti) e Molise (0,01 punti)”.