2 Settembre 2016
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PRESERRE (CZ) – CINGHIALI, PAURA E RABBIA TRA I CONTADINI
Cresce il numero delle segnalazioni nell’area compresa tra Cardinale, Chiaravalle Centrale, San Vito sullo Ionio e Torre di Ruggiero
di Fra. PO.
PRESERRE (CZ) – 2 SETTEMBRE 2016 – Non si arresta l’invasione dei cinghiali. Al contrario la presenza degli ungulati si sta facendo sempre più massiccia e pericolosa.
Coltivazioni distrutte, redditi di molte famiglie che vivono con i prodotti della terra ai minimi. Lo sconforto tra i contadini aumenta. Ma anche la paura visto che qualche esemplare è stato avvistato in prossimità delle abitazioni, soprattutto quelle situate nelle zone rurali. E con la paura cresce anche la rabbia di chi si sente impotente e non sa più cosa fare.
Molte le segnalazioni nella zona delle Preserre racchiusa nel triangolo Chiaravalle Centrale – Cardinale – Torre di Ruggiero. Esiste anche una mappatura delle maggiori criticità. La punta dell’iceberg è la sicurezza fisica delle famiglie. Non è un bello spettacolo vedersi gironzolare attorno un corpulento esemplare di cinghiale selvatico affamato.
E’ il caso dei nuclei familiari residenti nel quartiere “Spirito Santo” a Chiaravalle Centrale. Si tratta di un’area collocata ai piedi della zona conventuale dei Cappuccini anche se è tutta la fascia di terra compresa tra contrada “Pirivoglia” e il territorio di San Vito sullo Ionio, solcata dal torrente “Bruca”, a dover fare i conti con la presenza degli “ospiti con le unghie”. Non cambia il discorso per con località “Gigliara”, zona alta di Chiaravalle Centrale, con la pineta divenuto luogo (quasi) inaccessibile per i residenti. La gente teme per la propria incolumità e sicurezza. E protesta sottolineando che la questione è divenuta una «piaga sociale».
Gente con la vocazione per la terra nel sangue. Gente che ha deciso di vivere nella campagne e che dalla terra trae il sostentamento vendendo cereali, ortaggi e prodotti tipici locali. Se i cinghiali, però, divorano e distruggono il raccolto, si fa dura.
Casi sono segnalati anche a Cardinale e Torre di Ruggiero dal presidente del “Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Nocciola di Calabria” Giuseppe Rotiroti. Una realtà imprenditoriale che raggruppa oltre 50 operatori del settore. Negli ultimi anni hanno sistemato gli impianti e, ora, li hanno messi in produzione.
Nella zona di Cardinale, Chiaravalle Centrale e Torre di Ruggiero, assieme ad altri piccolo centri della vicina provincia di Vibo Valentia, si produce il 90% delle nocciole immesse sul mercato calabrese. Numeri importanti che rifocillano le pasticcerie e le gelaterie artigianali. Numeri che fanno economia per contadini e produttori agricoli.
Chiedono aiuto e maggiore attenzione da parte delle istituzioni. C’è a rischio l’intera produzione delle tipicità locali.