6 Settembre 2015
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PRESERRE (CZ) – DELEGAZIONE CALABRESE COLDIRETTI A VALICO BRENNERO
Per fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze. Coldiretti a tutto campo: 1400 kilometri di valide ragioni per la Calabria
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 6 SETTEMBRE 2015 – Una delegazione di agricoltori calabresi, guidata dal Presidente Regionale Pietro Molinaro, percorrerà 1400 kilometri e domani, lunedì 7 settembre, presidierà il Passo del Brennero unendosi alle altre migliaia di agricoltori della Coldiretti provenienti da tutte le regioni per una nuova e massiccia mobilitazione per “fermare i traffici di una Europa che chiude le frontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze” e denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea che favoriscono le speculazioni che stanno provocando l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente.
Il prezzo riconosciuto agli agricoltori per le nostre produzioni, in particolare zootecnia da latte e carne e ortofrutta, non è giusto ed equo infatti è al di sotto dei costi di produzione con la drammatica chiusura delle aziende e senza alcun beneficio per i consumatori. Ma – commenta Molinaro – c’è una Europa che privilegia le lobby dell’agroalimentare che fanno affari a danno degli agricoltori e dei consumatori. Non ci vogliamo sottrarre alla competizione –afferma – ma in Calabria produciamo circa il 40% di quello che consumiamo e quindi abbiamo margini enormi di crescita. Occorrono sempre di più regole chiare sulla provenienza e sulle caratteristiche dei prodotti, senza concorrenza sleale, in questo modo siamo davvero in grado di assicurare uno sviluppo durevole e sostenibile all’agricoltura e all’agroalimentare con benefici sull’occupazione, sulla salute dei cittadini e la valorizzazione delle zone interne.
Siamo davanti ad una assenza di trasparenza sui flussi di importazione dei prodotti agroalimentari e tutto ciò con il duplice devastante danno di avere imprese che non fanno bilancio e consumatori alla mercè dell’inganno a tavola. Il Brennero – continua – è il crocevia di tante e troppe distorsioni e verificheremo senza tregua autobotti, camion frigo, container per smascherare il “finto Made in Italy”, dai prosciutti ai pomodori, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità, come le polveri di latte e le cagliate (in Calabria giungono 36.923 quintali di cagliate (pari a 369.233 q. di latte) da utilizzare per fare formaggi Made in Italy al posto del latte vero senza indicazioni in etichetta.
L’iniziativa si svolge contemporaneamente alla mobilitazione dei giovani agricoltori della Coldiretti che a Bruxelles dove nella Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea, in occasione del vertice straordinario dei Ministri Europei dell’Agricoltura, mostreranno le tante schifezze spacciate come Made in Italy per rafforzare e chiedere un impegno più forte e rispettoso delle identità e capacità produttive all’Unione Europea.