6 Giugno 2015
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PRESERRE (CZ) – Focus sulla prevenzione, al via “Osservatorio” di Ispe e Federsanità-Anci
Impegna gli enti pubblici ad attuare specifiche strategie anticorruzione in ambito sanitario
di REDAZIONE
PRESERRE (CZ) – 6 GIUGNO 2015 – A partire da ieri e per i prossimi 18 mesi, l’impegno anticorruzione di 180 aziende sanitarie locali (ASL) ed aziende ospedaliere (A0) italiane sarà sotto studio dell’Osservatorio 190, un’iniziativa promossa da Federsanità ANCI e dall’Istituto per la Promozione dell’Etica in Sanità ISPE-Sanità con la partecipazione di Roche Italia.
L’Osservatorio coinvolge Aziende e Comuni capoluogo distribuiti su tutto il territorio nazionale, tra queste i capofila sono: ASP Catanzaro, ASL Roma D, ASL Milano 2, ASUR Marche, ASL Torino 3, ASL Bari, AO Messina, AOU Pisana, ASL Arezzo, AOU Padova e Comune de L’Aquila.
L’Osservatorio prende il nome dalla Legge 190/2012 (Legge Severino) che impegna gli enti pubblici ad attuare specifiche strategie anticorruzione. Stando infatti a quanto rilevato dallo European Healthcare Fraud and Corruption Network (EHFCN) il fenomeno della corruzione in sanità porterebbe in Italia a circa 6 miliardi annui di sprechi. Un dato concorde con l’analisi elaborata da ISPE Sanità e contenuta nel Libro Bianco sulla Corruption in Sanità .
Il progetto mira a studiare le modalità di applicazione della norma nella Sanità pubblica, individuare best practice di contrasto al fenomeno della corruzione in ambito sanitario, e definire l’identikit del Responsabile Anti Corruzione all’interno di ASL e Aziende Ospedaliere.
L’iniziativa si inserisce nel contesto di un percorso congiunto e strutturato tra Federsanità ANCI, Istituto per la Promozione dell’Etica in Sanità ISPE-Sanità e imprese fornitrici volto a studiare e intervenire nei processi e nelle procedure delle organizzazioni sanitarie con iniziative già avviate e approfondimenti tematici con la collaborazione di volta in volta di Istituzioni, Aziende e Organizzazioni di cittadini.
L’Osservatorio 190 si compone di due gruppi di lavoro, uno composto dai Direttori Generali e Assessori al ramo, e l’altro dai Responsabili Prevenzione Corruzione (RPC) che rappresenteranno il nucleo di partenza di una rete nazionale permanente per la condivisione delle esperienze e delle best practice anticorruzione.
Lo studio, della durata complessiva di 18 mesi, produrrà un Libro Rosso con l’analisi delle esperienze e le indicazioni metodologiche, rivolte sia alla Direzione strategica aziendale che ai Responsabili Prevenzione Corruzione del Paese.
“Federsanità ANCI – sottolinea il Presidente Angelo Lino Del Favero – è da sempre impegnata nel processo di modernizzazione e di efficientamento del Servizio Sanitario Nazionale attraverso interventi tesi a migliorare dall’interno le strutture sanitarie per garantire costantemente la qualità delle prestazioni ai cittadini”
“La lotta alla corruzione – evidenzia Francesco Macchia, presidente di ISPE Sanità – va combattuta mettendo a sistema le realtà e le organizzazioni che sono singolarmente impegnate nella moralizzazione del sistema Paese. Questo il motivo che è alla base dell’intesa tra ISPE Sanità, Federsanità ANCI e Roche Italia. Il lavoro di ISPE Sanità, condotto con metodologie innovative di ricerca e di applicazione di modelli evoluti di pianificazione e controllo strategico ha consentito finora di avviare significative esperienze sul territorio in diversi ambiti regionali. Il valore di Osservatorio 190 risiede nella spendibilità operativa al termine del percorso”.
“Contrastare la corruzione – sottolinea Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato di Roche SpA – non solo costituisce una priorità etica per Roche, ma rappresenta anche una via per ottimizzare l’utilizzo delle risorse in Sanità, riducendo gli sprechi, a vantaggio dei pazienti. Dal confronto con le istituzioni pubbliche e best practice condivise – aggiunge Pedro Goncalves, Amministratore Delegato di Roche Diagnostici Italia – si può minimizzare il rischio di corruzione e rendere sempre più trasparenti i rapporti tra pubblica amministrazione ed imprese, sia per la farmaceutica che la diagnostica”.