PRESERRE (CZ) – La Nuova Valle in lacrime per “Sac”
All’età di 40 anni, sconfitto da un male incurabile, si è spento Giuseppe Cantaffa, bandiera della squadra di Vallefiorita. Lascia la moglie Katia e il figlioletto Giovanni. Il ricordo del presidente Emilio Truglia
di Franco POLITO
PRESERRE (CZ) – 17 FEBBRAIO 2015 – Di partite difficili su un campo di calcio ne aveva vinte tante. Giuseppe Cantaffa, bandiera del calcio vallefioritese, si è arreso solo al male. Ha perso l’ultima partita. E’ morto a 40 anni dopo aver combattuto come faceva sul rettangolo di gioco. Da leone e da uomo di classe.
Perché Giuseppe Cantaffa, detto “Sac”, è stato centrocampista dai piedi buoni e dal temperamento come pochi. Lo piangono in tanti. La moglie Katia Muccari e il figlioletto Giovanni. La famiglia. Gli amici. Gli avversari. I tifosi. Le istituzioni locali. I dirigenti, i tecnici e i compagni della Nuova Valle, squadra di Vallefiorita che milita nel campionato di Seconda Categoria. Da vallefioritese doc per anni ne è stato l’uomo simbolo. La star per eccellenza. Il capitano.
Dopo gli affetti più cari, per “Sac” il calcio è stato tutto. O quasi. Sin da bambino tuta e pantaloncini per lui hanno avuto il sapore di una seconda pelle. Come la maglia della Nuova Valle, indossata con orgoglio massimo pur avendone vestite di più prestigiose. Per lui, piedi fatati alla Pirlo e anima guascona alla Cantona, le giovanili del Catanzaro sono state un passaggio obbligato. Complice un infortunio, però, l’exploit in maglia giallorossa rimase una chimera.
Non se la prese più di tanto. Il meglio di sé l’avrebbe dato con la Nuova Valle, “guidata”, tra l’altro, nello storico ritorno in Prima Categoria del 2009. Ora che l’Arbitro Supremo lo ha mandato per sempre sotto la doccia restano i ricordi. Le celebrazioni. Domenica scorsa prima della partita casalinga contro il Serrastretta la Nuova Valle ha ricordato il suo “eroe”. Durante il minuto di silenzio osservato in suo onore, tutti in maglietta bianca con il volto del “Sac” sorridente stampato su di essa.
<<Ci mancherà tanto – ha commentato il presidente della nuova Valle Emilio Truglia – Ci mancherà non solo il campione ma soprattutto l’uomo, trascinante esempio per i giovani sportivi della nostra cittadina in cui è cresciuto come atleta ed ha vissuto da uomo e padre di famiglia esemplare. Ci mancherà il suo attaccamento alla maglia. La voglia di vincere sempre e di non mollare mai. La saggezza nell’accettare le sconfitte. Ci mancherà la sua ironia. In due sole parole, ci mancherà Giuseppe Cantaffa>>. Un uomo e un campione amato anche dai vertici del calcio, come testimoniato dal telegramma di cordoglio che la Lega Nazionale Dilettanti calabrese ha inviato al suocero Angelo Muccari, per anni numero uno della Nuova Valle.
Per uno con i piedi alla Pirlo e l’anima guascona alla Cantona val bene un telegramma. Vero “Sac”?